Il Lecce quando vede il grifone perugino non è mai troppo fortunato. In 111 anni di storia il Lecce ha battuto soltanto una volta il Perugia nel lontano 1948. Adesso la vittoria sarebbe indispensabile per continuare ad alimentare il sogno della Serie A senza passare per i play off.
Fabio Liverani avrà dei problemi soprattutto in difesa ed è per questo che potrebbe schierare una formazione sperimentale riservandosi alcune carte da giocarsi a partita in corso. L’incertezza è data dalle assenze di Calderoni (problema muscolare) e Lucioni (squalifica) con l’eventualità anche di una difesa con tre centrali. Probabilmente, però, Liverani darà fiducia inizialmente a Riccardi con Marino a sinistra, mantenendo inalterato il classico 4-3-1-2. «In settimana abbiamo provato diverse soluzioni per sopperire alle assenze – dice il tecnico romano – ma nessuna di queste mi ha convinto pienamente. Non so ancora se proporrò una difesa a 4 oppure a 3. Di sicuro proveremo a vincere almeno per blindare il terzo posto. Sia Majer sia Marino possono giocare da esterni di sinistra come potrei adattare in difesa Arrigoni o Tachtsidis, visto che avrebbero al fianco un valido elemento come Meccariello. Ancora devo decidere e poi sarà importante anche valutare le scelte da fare durante il match».
La gara non è fondamentale solo per il Lecce, ma anche per il Perugia che cerca di rimanere aggrappato al treno dei play-off. «Loro sono stati costruiti per disputare i play-off e se non dovessero raggiungerlo sarebbe sicuramente un fallimento. Ma sono convinto che Nesta riuscirà a condurli nella fase supplementare del torneo. La gara è molto difficile perché anche loro devono vincere e nella gara di andata ci hanno creato diversi problemi disponendo di un attacco completo è imprevedibile».
In conclusione Liverani parla di questo finale imprevedibile di campionato dove tutte le squadre lottano per un obiettivo. «Se dovessi guardare oggi la classifica, non troverei nessuna squadra ormai sazia. Ogni partita potrebbe riservare qualche sorpresa, ma se Brescia e Palermo dovessero continuare il loro ruolino di marcia senza inciampi, potremmo solo toglierci il cappello davanti a loro campionato».