LECCE – “Se s’insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà”. (Peppino Impastato). Ultima tappa per il “Tour della Bellezza”, il singolare Giro della Puglia voluto dall’assessorato alla Pianificazione territoriale, Urbanistica, Assetto del territorio, Paesaggio, Politiche abitative della Regione Puglia arriva a Lecce per l’epilogo.
È la “giornata” numero 8 dopo quelle tenutasi a Bari, Ruvo di Puglia, Foggia, San Giovanni Rotondo, Brindisi,Taranto e Barletta. Ad aprile, infine, si tireranno le fila di lunghe settimane di confronti qualificati e appassionati sul tema. L’assessorato guidato da Alfonso Pisicchio sta illustrando la proposta della “Legge sulla bellezza del territorio pugliese”. E continuerà a farlo giovedì 28 marzo, a cominciare dalle ore 15. Nel Salento, la “Bellezza” farà tappa in una sala del Museo provinciale Sigismondo Castromediano a Lecce. La struttura in viale Gallipoli, di proprietà della Provincia, propone l’esposizione di interessanti reperti archeologici, ivi è possibile approfondire la conoscenza del Salento fin dai tempi preistorici ed in particolare della dominazione messapica e romana. La pinacoteca, inoltre, accoglie dipinti che risalgono per la maggior parte ad un periodo compreso tra il XV e il XVIII secolo.
Il disegno di legge sulla “Bellezza” è una normativa in materia di urbanistica. È strutturato in 6 Titoli e 23 Articoli. Sin dallo scorso luglio l’assessore Pisicchio ha chiamato a lavorarci una task-force composta da accademici, giuristi, storici dell’arte, antropologi, economisti, ingegneri e architetti. Il ddlha tra gli obiettivi una maggiore consapevolezza della bellezza che ruota attorno alla nostra esistenza, come singoli e come comunità.
Il testo è preceduto dal “Manifesto per la legge regionale sulla bellezza” che recaun titolo quanto mai significativo: “La bellezza conviene”. Il “prologo” alla legge spiega principi, ragioni e obiettivi che hanno guidato la mano dei redattori. Parole che esaltano le differenze fra i luoghi che formano la Regione e invece di appianarle le incoraggia. Insomma, “più che una legge, un progetto giuridico” – scrive il filosofo e giornalista Colasuonno – e in costante divenire.
La proposta di legge, infatti, continua ad alimentarsimediante l’apporto di cittadini, associazioni, categorie, professionisti, con le idee dei cosiddetti stakeholders, i portatori d’interesse chiamati al confronto. Principi informatori della nuova disciplina, infatti, sono la sussidiarietà orizzontale e la co-pianificazione e concertazione urbanistica, principi declinati dalla modifica al Titolo V della Costituzione in materia concorrente Stato-Regione in tema di governo del territorio.E non può che essere questa la genesi di un testo che, nell’idea dei promotori, dovrà avere la capacità di proteggere e promuovere la bellezza della nostra terra, preservando, tutelando e valorizzando le peculiarità delle diverse aree che formano il “Mosaico della Puglia”. Un insieme quanto mai affascinante ed eterogeneo di tessere che rappresentano le identità culturali della stessa regione, dal Subappennino Dauno alla Terra d’Otranto, dall’Arco Jonico alla Terra di Bari.
Le sette precedenti tappe del “Tour della Bellezza” si sono rivelate fucine di idee. E potrà esserlo anche quella leccese: tutti potranno contribuire, sentirsi protagonisti di un racconto capace di narrare storie, coniugandole con i futuri prossimi della nostra terra.
Un programma interessante come evidenziato inlocandina. Nella prima parte è previsto un convegno che illustrerà la nuova disciplina: dopo i saluti delle autorità locali e dei rappresentanti degli Ordini professionali, e dopo l’intervento dell’assessore Pisicchio, parleranno alcuni componenti il Comitato scientifico. Seguiranno i tavoli tematici di discussione, nelle scorse tappe sempre affollati e produttivi. Seguirà il talk-show, condotto da un Antonio Stornaiolo sempre più in veste di “simpatico provocatore”, che converserà con gli ospiti.
Le parole creeranno un mix perfetto con le note dei TarantArneo, giovani musicisti armati dalla curiosità di scavare nelle tradizioni e trasmetterle suonando. Gli spettacoli del “Tour della Bellezza” sono curati dal Teatro Pubblico Pugliese.
La nuova legge sulla Bellezza, secondo gli intenti degli estensori, intende operare in tre modi: perseguendo un’alta “qualità costruttiva” nei futuri interventi che si andranno a fare nei luoghi urbani e periurbani (riordino degli strumenti di pianificazione, assicurandosi che il livello strategico sia regionale e quello attuativo, invece, comunale); abbattendo o recuperando i cosiddetti “detrattori di bellezza” che oggi deturpano i territori (tutti quei luoghi o non-luoghi che abbruttiscono gli spazi, certe periferie, certe costruzioni nei centri storici, i vuoti urbani, gli ecomostri, costruzioni abusive); preservando e valorizzando le peculiarità delle diverse province che formano il “Mosaico identitario di Puglia”, tutto con una prerogativa forte: il non consumo di suolo.
Un testo dal fascino indubbio, capace di aprire nuovi orizzonti, partendo da un principio di portata straordinaria: “La Regione Puglia tutela, valorizza e promuove la bellezza del territorio, del paesaggio e dell’ambiente in tutte le sue espressioni, allo scopo di consentirne la fruizione generale e libera, in funzione del pieno sviluppo della persona anche nelle formazioni sociali nelle quali si svolge la personalità, e per la tutela dei valori e dell’identità”.