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Manca: “Situazione drammatica al Pronto soccorso di Lecce”

“Mi sono reso conto che è facile parlare di emergenza-urgenza, di Piani di efficientamento, poi un’altra è andare a un Pronto soccorso pugliese per ottenere immediata assistenza.

E ora vi raccontò di cosa sono stato testimone oculare: nella serata di giovedì 14 marzo ho raggiunto un mio amico al Pronto Soccorso dell’ospedale di Lecce, Vito Fazzi. Aveva avuto un incidente stradale e aveva una ferita abbastanza seria alla fronte. Avrei potuto, come alcuni fanno, presentandosi nella veste di consigliere regionale e vice presidente della Commissione Sanità sollecitare, ma ho preferito rimanere in incognita proprio per capire direttamente i disagi dei pazienti. 

Nelle due ore di attesa ho potuto toccare con mano la drammatica situazione che il Pronto Soccorso del più grande ospedale leccesi vive: un solo medico per le emergenze bianche e verdi, praticamente le più numerose (ieri sera una trentina), sale d’attesa insufficienti e indegne di ospitare gente che è lì non certo perché sta bene, una donna su una sedia a rotelle che stanca di aspettare si è accasciata rovinando sul pavimento. Il tutto con personale medico e paramedico insufficiente e allo stress. Il tutto mentre nei vicini Pronto Soccorso di Copertino, Galatina, Scorrano, Casarano e Gallipoli (controllati con apposito sito della Regione Puglia) praticamente non vi era nessuno. La spiegazione è presto data: il piano di riordino ospedaliero ha disorientato i cittadini che non sanno più di quale struttura ospedaliera fidarsi e quindi preferiscono avere come riferimento l’ospedale più grande del territorio, che chiaramente è al collasso.

Grande ammirazione per il personale medico e non che lavorano dando il massimo, ma a questo punto invito il presidente e assessore alla Sanità a venire a farsi un giro con me, perché prima di riempirsi la bocca di bei propositi e progetti guardi con i suoi occhi ciò che sta davvero i pugliesi vivono quando hanno a che fare con la sua Sanità”.