Cna Balneari, Di Mattina presidente regionale: “Chiediamo regole certe”
LECCE – Toti Di Mattina è il nuovo presidente regionale pugliese di Cna Balneari. L’imprenditore è stato eletto ieri sera nel corso dell’assemblea regionale del sindacato che in Puglia e a Lecce continua a fare proseliti. Basti pensare che sono trascorsi appena due anni dalla prima struttura nata in provincia di Lecce che ora può contare già su 120 iscritti. Un risultato ragguardevole che ha consentito alla segreteria provinciale di Lecce – guidata da Giuseppe Mancarella – di poter tenere a battesimo la prima assemblea regionale costituente.
“Il primo obiettivo – sottolinea Di Mattina – è quelli di individuare le condizioni affinché si possa dialogare e risolvere in maniera definitiva il problema del mantenimento delle strutture amovibili”. Come è noto, infatti, la nuova legge di Bilancio consente ai titolari di concessioni demaniali di mantenere installate le proprie strutture come lidi, chioschi bar e cabine fino al 2034. Aggirata, dunque, la direttiva Bolkestein, che prevedeva che le concessioni fossero messe all’asta già a partire dal prossimo anno. C’è chi, come il presidente regionale uscente Fabrizio Santorsola invoca “maggiori garanzie”. E in ogni caso – fa sapere – “non possiamo essere costretti a stare aperti 365 giorni all’anno: chi dice queste cose è chiaro che non sa di cosa sta parlando”
Ma ora gli imprenditori chiedono regole certe. “Se non ci sono – afferma Di Mattina – andiamo in affanno e facciamo fatica a portare avanti le nostre aziende. Ecco perché è importante stabilire un dialogo con le istituzioni per conoscere le reali regole del gioco”.
All’assemblea regionale della Cna era presente anche il presidente nazionale Tomei: “Dobbiamo lavorare ad una norma che ci consenta di uscire definitivamente dal perimetro di applicazione della direttiva servizi”. E il tavolo tecnico che verrà convocato al Ministero potrebbe essere l’occasione giusta per avanzare proposte concrete che tutelino il settore balneare. Il terreno sul quale muoversi, tuttavia, dovrà essere quello della legalità. “Non si può fare una battaglia – avverte il numero uno di Cna Balneari – per chi agisce al di fuori delle regole e della correttezza amministrativa.”