“A seguito della diffusione in rete di un file audio che svela i contenuti di una telefonata intercorsa tra un sacerdote della diocesi di Lecce e una persona che – stando al dialogo – risiederebbe in Germania, e soprattutto a seguito della fuorviante interpretazione offerta nei testi di lancio dal sito web che ha ritenuto di pubblicare la registrazione, si rende noto che l’arcivescovo Michele Seccia, informato del caso all’indomani del suo insediamento a Lecce, avvenuto nel dicembre 2017, ha immediatamente adottato nei confronti del sacerdote in questione tutti i provvedimenti
cautelativi consentiti dalla normativa ecclesiastica vigente.
Insinuare il sospetto che l’arcivescovo, venuto a conoscenza delle circostanze riferite nella telefonata, abbia anche solo tentato di coprire eventuali abusi, costituisce
una grave distorsione della realtà.
A seguito dei recenti sviluppi, infatti, S.E. mons. Seccia ha provveduto a rendere
ancor più rigide e perentorie le misure già adottate nei confronti del sacerdote.
Pertanto egli, nel prendere ancora una volta le distanze da quanto dichiarato da
quest’ultimo nel corso del colloquio telefonico captato, si riserva di adire le vie legali contro chi ha osato (o oserà) mettere in dubbio la sua correttezza, sostenuta da iniziative concrete e documentate, e contro chi ha tentato (o tenterà) di offendere il suo nome e quello dell’Istituzione che rappresenta.”