Prima era sussurrata, ora è conclamata. La crisi che ha colpito la Gazzetta del Mezzogiorno rappresenta solo la punta di un iceberg di un sistema, quello editoriale, che fa fatica a restare a galla, “circondato” da siti internet e da nefandezze social travestite da informazione. Una crisi che rimette in discussione una professione fondamentale ma che vive un momento difficile proprio perché contaminata da altri fattori che nulla hanno a che vedere con il giornalismo. Il paradosso è che oggi siamo tutti (o quasi) giornalisti. Tutti pronti a diffondere notizie in rete e a dare commenti e valutazioni sferzanti quasi fossero dogmi. Al diavolo i riscontri, al bando la deontologia, al macero la qualità. Tutto cancellato. Con un deleterio colpo di spugna. Siamo nella società del cotto e mangiato. Della news (o presunta tale) mordi e fuggi. Del populismo e della demagogia, degli strepitii e delle isterie, dell’odio e del rancore, del nichilismo e dell’insensibilità.
Un’altra epoca, un altro mondo. Difficile, se non impossibile, combattere con chi ha dimenticato o non ha mai masticato e assaporato sobrietà e riflessione, metodo e pazienza, ragionamento e rispetto delle idee altrui. E una società che insegna indifferenza e costringe inconsapevolmente e ineluttabilmente all’anaffettività. E indica la strada per pericolose (e soprattutto ingiuste) scorciatoie professionali. In questo pantano il ruolo del giornalista diventa paradossalmente ancora più importante. E la carta stampa una bussola per via della sua capacità di “leggere” determinati fatti e approfondimenti nella giusta maniera. Ecco perché La Gazzetta del Mezzogiorno (e tutti i giornali e i giornalisti realmente liberi) merita di restare in edicola. Una voce equilibrata che ha scritto pagine di storia accompagnando per mano generazioni di ragazzi. Ma per tenere in vita La Gazzetta a volta basta anche un piccolo gesto. A suggerirlo sono gli stessi colleghi del giornale che hanno invitato i lettori a prenotare una copia in più del quotidiano in edicola il 29 sabato dicembre. Per prenotare è sufficiente inviare una mail a commerciale@gazzettamezzogiorno.it indicando il numero di copie che si intendono prenotare e l’edicola dove si preferisce riceverle.