LECCE – Sino a domenica 30 dicembre nel capoluogo salentino prosegue la tredicesima edizione del Lecce Film Fest – Festival del cinema invisibile, promossa dal Cineclub Fiori di Fuoco con la direzione artistica di Nicola Neto. Giovedì 27 dicembre la seconda giornata prenderà il via alle 10.30 nell’Ex Convento dei Teatini con l’inaugurazione della mostra fotografica “Lecce non barocca” di Paola Ianni. Paesaggi urbani reali e ordinari attraverso cui, in filigrana, si legge la trasformazione di Lecce negli ultimi decenni, che al passo con la storia modifica i propri sogni, le proprie speranze, le proprie ambizioni. Per cambi di forme, di materiali, di densità, si leggono gli esercizi di stile di una città che cerca il proprio rapporto con la modernità, che sperimenta nuove forme dell’abitare, che si espande disegnando nuove vie, che talvolta si pente e tenta di porre rimedio. Un tentativo, questo, di posare lo sguardo fuori dal comprovatamente noto e dal comprovatamente bello, nel tentativo di raccontare il fascino della città tutta intera. Dalle 17 (ingresso 3 euro) alle Officine Culturali Ergot al via le proiezioni dei film in concorso con i due corti di animazione “Filmesque” di Vincenzo De Sio e Walton Zed, “Circuit” di Delia Hess. A seguire per la sezione Cinema salentino sullo schermo “Edoardo de Candia, il Basquiat italiano” di Carlo Infante. Dalle 18 per il cinema italiano si alterneranno “Piccole italiane” di Letizie Lamartire, “Il regalo” di Alice di Gabriele Marino, “La lepre” di Svetlana Noskova. Dalle 19:30 per Cinema Italiano Doc saranno proiettati “La ricetta” di Giordano Acquaviva e Tina Pica di Daniele Ceccarini. Dalle 21 per Cinema del Mondo “Palabras de Caramelo” di Juan Antonio Moreno, “Arthur Rambo” di Guillaume Levil (in anteprima italiana), “Deux étés à ranger” di Eva Tapiero e “Sunken Plum” di Xu Xiaoxi e Roberto F. Canuto.
Venerdì 28 dicembre alle 11 la Città del Gusto ospiterà la proiezione di “Ho rischiato di diventare zollinese” di Fabrizio Lecce, un ricordo di Antonio De Blasi, recentemente scomparso, che negli anni ’50, da giovane geometra e tecnico di fiducia del Comune di Zollino, ha lavorato allo sviluppo urbanistico del paese salentino e da appassionato di fotografia ha contribuito, con i suoi scatti, alla ricostruzione dell’identità storica della comunità del paese della grecìa salentina. Dalle 18.30 alle Ergot sarà, invece, presentata “Sentieri Selvaggi 21st”, una nuova rivista cartacea che proverà a rileggere il presente, il passato ed il futuro con vecchi e nuovi strumenti, mantenendo l’inconfondibile tocco distintivo. Ai Teatini, sabato 29 e domenica 30 dicembre (dalle 11), in collaborazione con il Liceo Virgilio-Redi, il Festival Kids e e la Cooperativa sociale Imago, il Lecce Film Fest ospiterà “Il cinema in gioco”, un programma di brevi film “invisibili” e laboratori creativi che permetteranno ai più piccoli di scoprire, giocare e sperimentare attraverso gli insoliti e divertenti personaggi del cinema indipendente.
Il Festival proporrà tra le Officine Ergot, l’ex Convento dei Teatini e il Dajs – Città del Gusto, incontri, mostre fotografiche, attività per bambini e ragazzi ma soprattutto la proiezione di più di sessanta opere (lungometraggi, film brevi, video-arte, animazioni e documentari) selezionate nel vasto panorama internazionale dei film senza distribuzione e fuori dagli schemi, non legati alle logiche di mercato e valutate dalla giuria composta da Fabrizio Lecce, Corrado Punzi e Mattia Soranzo. Lecce Film Festival è organizzato in collaborazione con il Comune di Lecce, Coop Alleanza 3.0, Unione Italiana Circoli del Cinema, Amref Health Africa, Conservatorio di musica Tito Schipa, Liceo Virgilio Redi di Lecce e Squinzano, I Teatini nel Frattempo, Cooperativa Imago, Antica Saliera e Kids Festival con il patrocinio del MIBAC – Direzione Generale Cinema.