LECCE – “A distanza di quasi un mese dalla data del 31 ottobre che chiude la stagionalità di molti titoli edilizi e paesaggistici degli stabilimenti balneari non si può che esprimere rammarico per l’incertezza normativa nella quale gli imprenditori del settore continuano ad operare”. Mauro Della Valle, presidente di Federbalneari Salento torna sulla questione dell’attesa approvazione dell’emendamento che, laddove effettivamente diventasse legge, risolverebbe solo in parte le annose problematiche della categoria. “Indubbiamente – precisa – sono soddisfatto delle ultime sentenze positive del Tribunale amministrativo con le quali si è dato un sospiro di sollievo a molti colleghi. Ma sono anche altresì convinto che non possa continuare ad essere questa la linea. Una vittoria nei tribunali resta da sempre una sconfitta della politica. Fatto che non è solo uno slogan polemico ma una triste constatazione che riguarda tutti noi”. Della Valle spiega come l’incertezza delle norme, la poca propensione decisoria di molti dirigenti comunali e le battaglie del “muro contro muro” significhino per chi fa impresa uno spreco di risorse ed energie che vengono sottratte ad altre questioni. “L’imprenditore deve preoccuparsi di organizzare l’azienda, di programmare la stagione, di pianificare gli investimenti, di valutare il personale, qualificarlo e gratificarlo, di ammodernare le strutture, di confrontarsi con i concorrenti, di studiare, di pagare le tasse e i propri consulenti. Per fare tutto questo, e per farlo bene, la certezza delle regole risulta elemento imprescindibile”. Il presidente di Federbalneari sottolinea come purtroppo “ogni eventuale e certamente positiva vittoria di un’impresa balneare innanzi al Tar comporti nella gran parte dei casi dover poi affrontare il giudizio del Consiglio di Stato. Sono risorse personali ed economiche consistenti che potrebbero essere utilizzate diversamente. Non solo. Sono situazioni che obbligano per mesi a vivere in una incertezza che non consente una indispensabile serena capacità di programmazione”.
“Il Tar Lecce sta indicando in maniera molto chiara che fintantoché siano pendenti delle richieste di autorizzazione al mantenimento annuale delle strutture, le Amministrazioni non possono ingiungerne la demolizione poiché devono prima concludere il procedimento – affermano gli avvocati Leonardo Maruotti e Francesco G. Romano, consulenti legali di Federbalneari – questo principio stabilito dal Tar permette, così, agli imprenditori di non essere ‘vittime’ della lunghezza dei procedimenti. Ma tutto ciò ci conferma ancora più quanto sia necessario un intervento normativo nazionale che possa chiarire una volta per tutte la farraginosa normativa”.
Federbalneari resta convinta che la logica della valutazione a monte del caso per caso, in tema di mantenimento invernale delle strutture, risulti al momento l’unica percorribile. Per essere vincente però necessita di un momento di confronto costruttivo con tutte le parti coinvolte, in primis – com’è facile immaginare – la Soprintendenza. “Per questo chiedo agli uffici del Mibac – è l’appello di Della Valle – un incontro per valutare insieme gli aspetti di quello che potrebbe essere un progetto pilota, che segni quindi la strada di una collaborazione fattiva, immaginando insieme il modo di far convergere i legittimi interessi di un’impresa e la tutela del nostro patrimonio paesaggistico. Il paesaggio è la risorsa più importante per il mondo dei balneari. Nessuno di noi ha intenzione di ferirlo in qualche modo. Metteteci alla prova”