LECCE – A pochi giorni di distanza dall’epica gara di Pescara, che purtroppo ha lasciato soltanto tanto amaro in bocca nell’ambiente giallorosso, il Lecce torna in campo in trasferta contro il Cosenza (ore 18.00) per una gara molto delicata. Infatti la squadra calabrese è sì nei bassifondi della classifica, ma nell’ultimo periodo sta offrendo buone prestazioni, segno di una crescita costante. La squadra dell’ex Braglia in casa è un avversario temibile per tutti, come ha dimostrato il successo di qualche settimana fa sul Foggia.
Fabio Liverani avrà dei problemi in difesa, visto che, agli infortunati Bovo e Riccardi, si aggiungeranno gli indisponibili per squalifica Calderoni e Meccariello. «La forza di questo gruppo è stata quella di non far pesare le assenze». Dichiara il tecnico dal ritiro romano dei giallorossi. «Chi è stato chiamato in causa ha sempre fatto bene dando il massimo».
L’allenatore giallorosso teme la sfida contro una squadra composta arcigna, che gioca un calcio fisico e composta da tanti ex. Infatti nel Cosenza, oltre al tecnico Braglia e al direttore sportivo Trinchera, ci sono vecchie e recenti conoscenze del pubblico leccese: Baclet, Legittimo e soprattutto Di Piazza, che Liverani non ha voluto in estate nel suo progetto. «Affronteremo una squadra ostica che conosciamo bene. Quelle con il Cosenza sono state sempre gare toste e fisiche, tatticamente bloccate, poi domani vedremo quello che sarà in campo. Il Cosenza è una squadra abituata alla lotta, sarà una partita diversa rispetto a quelle che abbiamo disputato finora».
In formazione potrebbe esserci posto in difesa sulla destra per Lepore, visto che il Cosenza gioca con un 3-5-2, uno schieramento simile a quello adottato dal Foggia. Nel derby di Puglia Lepore giocò titolare ed oggi, anche per via dell’assenza di Calderoni che porterà Venuti a sulla fascia sinistra, la sua presenza in campo dal primo minuti sembra alquanto probabile. Centrali difensivi saranno il rientrante Lucioni con Marino mentre Cosenza, autentico man of the match lo scorso anno nel pantano del San Vito, è destinato alla panchina. A centrocampo possibile utilizzo di Arrigoni, con un turno di riposo per Petriccione o per Scavone.
Al di là di quelle che saranno le scelte, Liverani sa che ha una squadra che sta crescendo molto, ma il tecnico vuole ancora maggiore attenzione nei suoi uomini. «La gara di lunedì scorso, al di là del risultato finale, ci ha dato molta autostima. Abbiamo giocato alla pari contro la prima in classifica, tenendo testa anche in doppia inferiorità numerica e questo vuol dire che il gruppo ha qualità ed è in una buona condizione fisica. Dobbiamo crescere, però, sotto forma di attenzione nei particolari perché sono queste cose che alla fine fanno la differenza».
Vedremo se questo pomeriggio i dettami di Liverani riusciranno a far crescere ulteriormente questa squadra per poter pensare da domani a qualcosa in più di una tranquilla salvezza.