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Vigile del Fuoco protesta su un’isola deserta

“Ho scelto Lampione, un isolotto lungo 200 metri e largo 180, proprio a voler simboleggiare l’isolamento dei Vigili del Fuoco nonostante le belle parole per loro riservate dopo ogni tragedia, salvo dimenticarsene subito dopo e fino alla nuova emergenza” – queste le parole del Capo Squadra Esperto A. Di Malta, dirigente sindacale della UIL PA Vigili del Fuoco, che ha deciso di scioperare su un’isola deserta sino a quando non verrà ascoltata la voce dei Vigili del Fuoco, penalizzati anche dal recente Riordino delle carriere.
Il Capo di Malta aggiunge “Non è morale abusare dei Vigili del Fuoco in questo modo”, e lancia un ulteriore monito “Hanno cercato in tutti i modi di delegittimare il sindacato, cercando di allontanare i lavoratori dall’unico vero strumento di tutela che hanno. Io sono qui a dimostrare che la UIL PA Vigili del Fuoco c’è ed è più risoluta che mai nella tutela dei diritti dei Vigili del Fuoco” .

“Ai problemi nazionali si aggiungono le non meno gravi problematiche locali. I vigili del Lecce spiega, il segretario territoriale UILPA VVF Lecce – Alessandro De Giorgi – vivono in una sede ai limiti della sicurezza e fatiscente, con gravi problemi di carattere strutturale che ci hanno indotto come O.S. a dichiarare lo stato di agitazione di categoria, richiedendo l’intervento di sua Eccellenza il Prefetto.
Siamo in attesa delle verifiche statiche sull’edificio che forniranno dati certi sulla sicurezza e sullo stato di salute dello stabile. Di sicuro per restare nell’attuale sede, si avrà bisogno oltre che di una sostanziale ristrutturazione, anche di un ampliamento perché dagli esami effettuati, l’attuale stabile, risulta gravemente sottodimensionato rispetto agli stessi standard ministeriali. Altrimenti non resta che sperare in un nuovo progetto, ovvero nella costruzione di una nuova sede, sempre che in questo caso i soldi ci siano e su questo, qualche dubbio visti i continui tagli, concedetecelo.
“Possiamo << vantare >> – continua – su un parco mezzi obsoleto e talmente scarno, da non riuscire a garantire a volte, un APS (auto pompa serbatoio) a tutte le squadre di tutte le sedi della provincia. Mezzi talmente datati che oramai non garantiscono nemmeno gli standard minimi di sicurezza.
E’ giusto che i cittadini sappiamo che trattamento riserva lo stato ai suoi << angeli >> in divisa”.
La Segreteria Territoriale UIL PA Vigili del Fuoco di Lecce esprime vicinanza e solidarietà al collega Di Malta ed invita i mass media ed ogni comune cittadino a dare forza alla protesta.