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Racale, dove i bambini sono tutti uguali

RACALE – Si dice che per crescere bene un bambino serva una comunità. E di cosa ha invece bisogno una comunità per crescere bene? Forse, di individui diversi, ricchi di esperienze, sfaccettature, dubbi, valori e difetti.

Individui che scelgono l’accettazione e l’uguaglianza come valori fondanti: perchè quando ci liberiamo di tutta la nostra “corazza” di abitudini, pregiudizi, tradizioni, atteggiamenti, quello che rimane è l’inconfutabile verità di essere tutti uomini e donne.  Uomini e donne che si meravigliano di fronte ad un giocoliere, che ridono insieme, che coccolano i bambini, che raccontano storie, che si abbracciano in una varietà infinita di colori e sfumature, che mangiano gli uni vicino agli altri.

“Il pranzo a colori” di Racale, è stato questo: un arcobaleno di vite accomunate dalla voglia di dire “no” ad un atto ritenuto immorale. Quanto avvenuto a Lodi, con le agevolazioni ai servizi scolastici negate per problemi burocratici ai bambini figli di migranti, ha scosso l’opinione pubblica, tra chi difendeva la legalità della manovra voluta dalla sindaca di Lodi, e chi ne rifiutava l’ammissibilità per quel senso di forte empatia e di ingiustizia, provato nei confronti dei piccoli protagonisti.

Empatia, che di fatto ha vinto su più fronti: perchè se non è illegale il provvedimento voluto dall’amministrazione di Lodi, non lo è neppure quella “politica popolare”, che ha portato alla raccolta di quasi 90mila euro, per permettere a tutti i bambini l’accesso alla mensa e al trasporto scolastico fino alla fine dell’anno, evitando così di creare bambini di “serie A” e bambini di “serie B”,

Una ventata di generosità che è arrivata fino al Salento. Ecco che per ribadire il proprio “no” alla divisione, all’emarginazione e  all’ingiustizia, i cittadini di Racale sono scesi in piazza ed hanno vissuto un momento di gioia e condivisione. Perchè condividere significa “dividere con altri”, mettere in relazione realtà completamente diverse ma accomunate da un’unica grande forza: l’umanità. E l’umanità, ha tutti i colori del mondo.