LECCE – “Ripristinare la legalità”: lo chiedono a gran voce buona parte dei tesserati della Confcommercio che oggi hanno presentato un esposto al Tribunale civile di Lecce per far luce su una vicenda che assume oramai i contorni grotteschi, se non addirittura quelli di una telenovela, non sappiamo ancora se a lieto fine. Il dossier è corredato da alcuni fogli excel con nomi e cognomi di alcuni dirigenti e i impiegati comunali che si sarebbero spesi per la campagna elettorale per il rinnovo del direttivo, ai quali vengono associati i profili dei candidati da votare martedì 23 ottobre, giorno fissato per le elezioni dopo quasi tre anni di Commissariamento. A rivolgersi al Tribunale è stato Valerio Arseni, uno dei candidati del gruppo che fa capo a Corrado Iurlano, lista che ha siglato qualche ora fa un apparentamento con quella che fa riferimento a Maurizio Pasca. Dall’altra parte la lista capeggiata da Maurizio Maglio.
Secondo Iurlano e Pasca il materiale depositato documenta il tentativo illegale di raccogliere voti a favore della lista Maglio in maniera non trasparente. “Arseni è stato avvicinato per appoggiare la lista Maglio – spiega Maurizio Pasca – lui è stato al gioco è così abbiamo avuto modo di entrare in possesso dei documenti che hanno comprovato quanto più volte da noi denunciato al commissario di Confcommercio Lecce, Alessandro Ambrosi, e rimasto lettera morta”. “Nel documento in questione – si legge in una nota – è tracciato il procacciamento di voti, oltre che da parte dei candidati componenti la lista Maglio, anche da parte del direttore Antonio Rizzo, vice direttori, funzionari e dipendenti di Confcommercio. Un lavoro chirurgico fatto parallelamente alla conta degli associati votanti attivi. Questo il dettaglio più grave della vicenda”.
Insomma,una situazione esplosiva in via Cicolella a 48 ore dal voto mentre l’associazione continua a registrare un’emorragia di iscritti preoccupante: in pochi anni si è passati da oltre 11mila soci agli attuali 1003.