LECCE – Assemblea sindacale questa mattina dei lavoratori e dei rappresentanti sindacali della Lupiae Servizi, la società partecipata del Comune di Lecce che versa in una grave situazione economica. A rischio ci sono 270 dipendenti dopo i tagli annunciati dal sindaco Salvemini. E’ il primo dei tre sit-in previsti in attesa che giovedì 18 ottobre venga attivato il tavolo in Prefettura alla presenza del sindaco Salvemini , del Cda dell’azienda e delle organizzazioni sindacali. “Questa platea dei lavoratori – ha spiegato il segretario provinciale Slai-Cobas, Luigi Ranfino – non solo ha servito le varie Amministrazioni che si sono succedute ma ha garantito tanti servizi ai cittadini. Vogliamo tentare di coinvolgere i cittadini che non sanno bene quali attività assicuriamo alla città. Non sanno che i dipendenti Lupiae assicurano servizi nelle scuole ai propri bambini, che gestiscono la pulizia nelle scuole, i servizi al cimitero comunale e via discorrendo. Hanno tentato fino all’ultimo di vietare di farci stare all’aperto per fare un’assemblea riconosciuta dalla legge”. “E’ una’azione di disturbo – ha detto rivolgendosi ai lavoratori – ma state certi che di disturbi ne avranno ancora…”. Il salvataggio della Lupiae resta una priorità. Lo ribadiscono a gran voce i rappresentanti sindacali: “Ci sono tutte le condizioni perché questa società continui a vivere”, ha affermato con forza Antonella Perrone, segretaria provinciale della Uiltucs – cercando nuovo equilibrio e una maggiore chiarezza”.
Il Ministero di Grazia e Giustizia ha liquidato alla Lupiae la somma di 300 mila euro. Si tratta di servizi resi dai lavoratori – alcuni dei quali ora affidati ad un’azienda esterna – per assicurate la pulizia, la custodia, la guardiania e la vigilanza armata al Tribunale di Lecce. Entro la fine di questa settimana dunque potranno essere pagati ai lavoratori gli stipendi di settembre. Giovedì mattina, invece, verrà attivato il tavolo tecnico in Prefettura alla presenza del sindaco Carlo Salvemini, del Cda della Lupiae Servizi e delle organizzazioni sindacali.
Intanto il capogruppo del Pd Antonio Rotundo invita tutti ad abbassare i toni e ad evitare di “strumentalizzare il disagio ed il malessere dei lavoratori e delle loro famiglie”. “Se la preoccupazione dei lavoratori è comprensibile e la mobilitazione sindacale legittima, del tutto inaccettabile è il comportamento di chi getta benzina sul fuoco alimentando un clima di scontro frontale con il sindaco e la maggioranza per puri fini di rivincita politica”.