LECCE – La segreteria della Fai Cisl di Lecce – nelle persone del segretario generale Gianluigi Visconti e di Luigi De Lorentis, segretario territoriale e coordinatore per i consorzi di bonifica – interviene in seguito alle dichiarazioni di Fabiano Amati, consigliere regionale del PD in merito alla possibilità di trasferire il servizio irriguo dei quattro consorzi di Bonifica commissariati, ad Acquedotto Pugliese S.p.A.
“Esprimiamo stupore ed incredulità nell’apprendere tale notizia – commentano i segretari Visconti e De Lorentis – in quanto il consigliere forse si riferisce ai commi 1 e 2 dell’art.9 della legge regionale 1/2017 che recitano: la Giunta regionale valuta l’andamento dell’attività della Sezione irrigazione e acquedotti rurali del Consorzio di bonifica centro-sud Puglia verificando il rispetto dei criteri di economicità, di equilibrio finanziario di efficienza nei servizi resi ai consorziati e il raggiungimento degli obiettivi. Qualora la Giunta regionale, valuta negativamente l’attività espletata, la Sezione irrigazione e acquedotti rurali cessa le sue funzioni, che sono trasferite, unitamente al personale dipendente, ad AQP S.p.A”.
“Il consigliere Amati – proseguono i segretari Visconti e De Lorentis – però omette di dire, o fa finta di non sapere, che il Consorzio Centro Sud Puglia ancora non è stato formalmente costituito. Come si fa a richiedere il pareggio di bilancio ad un ente che ancora non esiste? Del resto, se il Consorzio Centro Sud Puglia fosse già stato costituito, l’ente, previa redazione di un piano pluriennale di investimenti, avrebbe potuto ricevere dei finanziamenti da parte della Regione per una migliore efficienza del servizio irriguo. Ed invece, la fase commissariale, con non poche fatiche, sta cercando di chiudere e liquidare le transazioni con i creditori, cercando così di eliminare quel fardello di debiti causati dalla sospensione del tributo nel 2002”. “Il consigliere Amati – concludono Visconti e De Lorentis- si spinge anche oltre affermando che AQP S.p.A. aumenterebbe la propria bolletta perché preleva acqua dai pozzi di adduzione dei Consorzi di bonifica. La conseguenza logica, invece, è un’altra. Se il servizio irriguo dei Consorzi di Bonifica dovesse passare ad AQP S.p.A. (ossia ad una società per azioni) gli agricoltori pugliesi si vedrebbero aumentare il costo dell’acqua per uso irriguo perché gravata dall’Iva. Quindi, quale sarebbe il vantaggio per l’agricoltura pugliese? I Consorzi di Bonifica sono al servizio del territorio senza alcun profitto. Certe dichiarazioni però preoccupano i Consorzi di bonifica commissariati che, con enormi sacrifici, provano a gestire un territorio vasto che va da Bari fino a Santa Maria di Leuca. Si auspica, invece, il massimo impegno da parte del Consiglio regionale e della sua Giunta nel dare corso alla legge regionale 1/2017, cercando di tutelare le posizioni lavorative dei dipendenti e prevedendo finalmente la stabilizzazione dei suoi operai a tempo determinato che, in alcuni casi, possono vantare anche trent’anni di precariato”.