Doveva essere la partita della svolta dopo tanti complimenti e pochi punti, e alla fine è stato così con Palombi che decide nel recupero una partita che Liverani ha rischiato di perdere per un atteggiamento troppo rinunciatario per due terzi di match.
Il mister romano, infatti, ha schierato una formazione prudente e priva di peso in fase offensiva con Palombi unico riferimento che si è dannato l’anima, ma che ha potuto poco contro la difesa a tre lagunare finché è restato isolato lì davanti. Con Pettinari e La Mantia in panchina, il tecnico romano ha rinunciato a centimetri importanti per cercare di dare più sostanza alla mediana, perdendo però in pericolosità in attacco fino al gol avversario che lo ha costretto a cambiare il modulo tattico. Palombi non è l’unica novità nella formazione ufficiale con Liverani che ha voluto schierare in difesa Lepore e Bovo per Fiamozzi e Cosenza.
La cronaca. Al 4’ Mancosu si procurava una punizione dal limite, ma Bovo sparava sulla barriera sprecando l’occasione del vantaggio. Dopo i primi 10’ nei quali il Lecce giocava costantemente nella metà campo avversaria con Lepore che era il più vivace dei suoi, il Venezia iniziava a prevalere nel possesso e si rendeva pericoloso al quarto d’ora con una girata di Bruscagin che usciva alta alla destra di Bleve. Due minuti dopo una nuova punizione dal limite avrebbe potuto creare problemi ai lagunari, ma il tiro di Falco veniva ribattuto dalla barriera. Alla mezz’ora il Lecce metteva la palla in rete con Scavone su perfetto cross dal fondo di Lepore, ma l’arbitro Baroni vedeva un fallo del centrocampista nello smarcarsi e fischiava fallo per la difesa. Decisione dubbia se si pensa al metro arbitrale adottato sino ad oggi contro la squadra giallorossa. Nessun sussulto arrivava sino all’intervallo che termina senza reti.
Ad inizio ripresa ci si aspettava almeno un cambio da Liverani che riproponeva, invece, gli stessi undici della prima frazione. Al 9’ la prima occasione era per il Venezia ed era clamorosa. Cross di Garofalo rasoterra che passa tra la selva di gambe dei difensori giallorossi e Geijo solo, a Bleve battuto, la metteva di poco fuori. Sospiro di sollievo per i tifosi che invocavano una squadra più offensiva. Al quarto d’ora invece la sbloccava il Venezia. Combinazione Geijo Falzerano che tirava da fuori area, Bleve poteva solo respingere, ma il più lesto di tutti era l’ex Di Mariano che la buttava dentro. Liverani scosso dal gol correva ai ripari con Pettinari e Tabanelli per Scavone e Arrigoni. Al 23’ una buona giocata dei giallorossi portava al tiro Tabanelli, ma la sua conclusione era respinta da Lezzerini, ma sul proseguo dell’azione nessun leccese riusciva a segnare. Al 28’ si concretizzava il pareggio del Lecce. Ottimo fraseggio giallorosso con Falco che innescava sul filo del fuorigioco Palombi. L’ex Lazio era bravissimo sull’uscita del portiere ospite a trafiggerlo con un rasoterra. In tempo di recupero l’azione che decideva la partita. Lancio millimetrico di Tabanelli dalla propria metà campo. Palombi scattava sul filo del fuorigioco, anticipava l’uscita di Lezzerini e lo trafiggeva con un colpo da biliardo.
Questa volta il recupero porta bene agli uomini di Liverani che raddrizzano a loro favore un match che in pochi alla metà della ripresa avrebbero pensato che potessero vincere. Alla fine i giallorossi vanno sotto la curva che inneggia alla vittoria. La prima di questa serie B nella quale il Lecce dovrà essere più propositivo perché ha le qualità per far male a tutti.