Marco Calderoni, dopo aver girovagato per la serie cadetta (287 sono le sue gare in B), è arrivato a 29 anni nel Salento. E ora con il Lecce vuole scrivere un altro capitolo importante della sua carriera. Il ragazzo ha già offerto due assist decisivi in Coppa Italia e a Benevento ed è tra i calciatori più positivi di questo inizio di stagione.
«Con il gioco di Liverani noi esterni ci possiamo esaltare». Così parla e microfoni dei giornalisti Calderoni in conferenza stampa. «Devo ringraziare i ragazzi che erano già qui perché mi hanno accolto benissimo e questo è importantissimo per offrire buone prestazioni».
Nato a Pordenone, ma di origini pugliesi, Calderoni da ragazzo alternava l’amore per il calcio a quello per il ciclismo tanto da aver vinto diverse gare dilettantistiche in sella ad una bici. «Ero un ragazzo iperattivo e quindi riuscivo bene a conciliare calcio e ciclismo. Se mi vedo più gregario o più velocista? Entrambi i ruoli, ma sono soprattutto un velocista. Spero di poter fare tanti assist con la mia velocità e magari qualche gol».
Sui quattro punti persi del giallorossi nelle prime due giornate di campionato l’esterno difensivo mostra rammarico. «È normale che sia dispiaciuto per come sono andate le gare perché abbiamo commesso degli errori che non dovremmo più commettere in futuro. A me brucia di più il pareggio di Benevento perché stavamo sopra di tre gol a venticinque minuti dalla fine. In settimana abbiamo lavorato tanto sulla fase difensiva, oltre a studiare delle manovre per impensierire l’Ascoli sabato prossimo. I marchigiani sono una buona compagine e venderanno cara la pelle».
In conclusione Calderoni parla dell’impatto che ha avuto con la città e con i suoi nuovi tifosi. «Mi sono trovato subito bene in città e sono felice di vedere lo stadio colorato di giallorosso. Lo scorso anno a Novara quello che è mancato è stato proprio il supporto dei tifosi, quindi spero che il Via del mare ci possa dare una mano durante tutta la stagione».