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Scalo di Furno: “Nessun inquinamento, acque balneabili”

PORTO CESAREO – “Acque balneabili. Nessun inquinamento da batteri polifecali. Solo alghe dovute a mare calmo ed assenza di vento”: l’Area Marina Protetta “Porto Cesareo” fa chiarezza sulla chiazza giallastra nello specchio acqueo di “Scalo di Furno”. 

“Negli ultimi giorni – si legge in una nota – è circolata la notizia di strane chiazze giallastre nella baia denominata appunto Scalo di Furno, chiazze riconducibili a fenomeni di inquinamento marino, che hanno suscitato non poche preoccupazioni nei fruitori balneari della zona. La realtà però è diversa ed attribuibile a fenomeni naturali tipici dei periodi estivi caratterizzati da mare calmo e acque calde, che portano alla proliferazione delle microalghe presenti in mare. Di solito basta un po’ di vento e mare mosso, che smuove le acquee e diluisce le microalghe allontanando o addirittura facendo scomparire il fenomeno”.

L’Area Marina Protetta “Porto Cesareo” fa sapere che la Capitaneria di Porto in ogni modo ha chiesto l’intervento dell’Arpa Puglia per le opportune verifiche. L’agenzia regionale ha quindi prelevato campioni dalla chiazza di acqua interessata, confermando che “non vi era inquinamento e nessun rischio per la balneabilità. I risultati dei campionamenti di Arpa infatti, descrivono un evento di fioritura di microalghe appartenenti al genere “Gyrodium”, associato per l’appunto a colorazioni dorato – brunastre delle acque su cui insistono. Inoltre la chiazza non era maleodorante ed era priva di materiale in sospensione”. 

Sulla vicenda è intervenuto anche il neo presidente dell’Amp Porto Cesareo Remì Calasso: “I risultati dei campionamenti di Arpa Puglia descrivono un evento di fioritura di microalghe appartenenti al genere ‘gyrodium’ associata per l’appunto a colorazione dorato-brunastre delle acque – spiega Calasso- Chiarisco inoltre che la chiazza non era maleodorante e priva di materiale in sospensione. Nessun inquinamento quindi e nessun problema per la balneazione che può proseguire tranquillamente lungo tutta la costa dell’Area Marina Protetta “Porto Cesareo”.