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Sicurezza e beach party, Capitaneria e FederBalneari a confronto

GALLIPOLI – A poche ore dall’avvio ufficiale della stagione balneare 2018 e dell’entrata in vigore delle norme previste dalle ordinanze emanate dalla Regione e dalle diverse sedi delle Capitanerie, il presidente di FederBalneari Salento, Mauro Della Valle, e il presidente di FederBalneari Puglia – fresco di elezione – Giuseppe Franza, hanno voluto incontrare il capitano di fregata Domenico Morello, a capo della Guardia Costiera gallipolina.

Sul tavolo le questioni più spinose che dalla scorsa estate si sono trascinate fino a quello che ormai è l’inizio di una nuova sfida, quella del nuovo anno “balneare”, una sfida per gli imprenditori e per l’immagine stessa di tutto il territorio. Da tempo, nella convinzione che le battaglie a muso duro che non prevedono l’ascolto delle ragioni degli altri lascino troppi sconfitti sul campo, l’Associazione di categoria rappresentata da Della Valle ha avviato la strada di un dialogo costante e diretto con le numerosissime parti in causa e con le tante visioni di tutela e salvaguardia che questa fetta delicatissima dell’economia locale porta con sé: il demanio, l’ambiente, le concessioni, le autorizzazioni comunali, le energie fisiche ed economiche dell’imprenditore, l’indotto lavorativo, le commesse dei fornitori, gli obblighi della polizia giudiziaria, i moniti della sovrintendenza, la legittima aspettativa di relax e qualità nel servizio da parte del turista, il biglietto da visita di una terra meravigliosa.

Le novità dell’ordinanza balneare 2018 sono state naturalmente l’esordio del confronto: torrette, attività di salvataggio, boe di segnalazione, strumentazione di primo soccorso da avere in dotazione, difficoltà legate alla realizzazione dei “corridoi di lancio” che hanno, in gran parte degli stabilimenti, comportato l’eliminazione del servizio di noleggio pedalò.

Poi la discussione si è spostata sui due temi più ostici di ogni stagione: beach party e introduzione di cibo nei lidi. Il Comandante Morello ha chiarito quella che a suo avviso è la semplicità cristallina della norma: “i beach party si possono fare” ha detto, ma nel rispetto delle regole ampiamente esplicate nell’ordinanza e soprattutto nella legislazione vigente, per esempio, in fatto di sicurezza e decibel.

Federbalneari dunque stilerà, per i propri associati, una sorta di vademecum con cui orientarsi: le ore previste sono quattro, dalle 16 alle 20. Ma non è sufficiente. “Se la situazione diventa infatti ingestibile, sul piano per esempio dell’affluso di avventori, è responsabilità dei titolari di concessione spegnere la musica e facilitare il deflusso”, ha spiegato chiaramente il Comandante della Guardia Costiera. “Il punto – ha continuato – è che l’attività di intrattenimento, musicale e di spettacolo, non deve entrare in conflitto, o peggio prevalere, su quella di stabilimento balneare”. In sintesi, per organizzare eventi a cadenza “regolare” e che prevedono un concentramento di persone numericamente importante – e quindi l’eventuale rimozione temporanea degli ombrelloni – è indispensabile farsi preventivamente autorizzare dalle autorità competenti. Il limite di decibel poi è previsto dalle leggi nazionali.

Altro argomento di dibattito d’attualità i frigo-box negli stabilimenti.  “Una nota esplicativa della Regione, datata luglio 2017 – ha detto Morello – spiega chiaramente come sia buona regola evitare di pranzare sotto l’ombrellone dove possono essere consumati solo cibi leggeri senza disturbare il vicino”. A questo si aggiunge che, per ragioni di incolumità, sono assolutamente vietate le bevande in contenitori di vetro.

Di queste e altri “indirizzi di comportamento”, FederBalneari si farà portavoce presso i propri associati, per garantire a tutti un’estate sicura e libera, per quanto possibile, da contrattempi spiacevoli.