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“A pesca di rifiuti” a Sant’Isidoro

 

SANT’ISIDORO – Anche le marine di Sant’Isidoro e Torre Squillace, nella giornata di ieri, hanno beneficiato della “sortita” ambientalista di pescatori, associazioni, semplici cittadini ed esperti sommozzatori, coinvolti in A pesca di rifiuti, evento di sensibilizzazione ambientale e di tutela del territorio, organizzato dall’Area Marina Protetta Porto Cesareo e Nardò, che ha aderito al progetto “Clean Sea Life” (per la riduzione dei rifiuti marini), in collaborazione con i comuni di Nardò e Porto Cesareo, con il supporto della Capitaneria di Porto Guardia Costiera di Gallipoli, l’Ufficio Locale Marittimo di Porto Cesareo. Ripuliti i fondali e il litorale di Sant’Isidoro e Torre Squillace (ma anche l’isola dei Conigli a Porto Cesareo) da rifiuti di ogni tipo, materiali in plastica, ferro, resti di reti da pesca e molto altro. Una iniziativa molto significativa per “misurare” il degrado e il grado di inciviltà di molte persone che scelgono il mare e la costa per abbandonare inspiegabilmente ogni tipo di rifiuti, ma utile anche a sensibilizzare i cittadini, e i più giovani in particolare, ad un corretto approccio con le nostre risorse ambientali. Qualche settimana fa, anche a Mare in fondo, un intervento di pulizia dei fondali della baia di Santa Caterina, ha portato alla raccolta di quintali di rifiuti abbandonati.

“Purtroppo la “pesca” – spiega il consigliere delegato alla pesca e alla valorizzazione delle risorse del mare Giuseppe Verardiè stata molto ricca e racconta l’inciviltà che possiamo raggiungere, in un tratto di costa tra i più belli. Quando incolpiamo giustamente gli amministratori del passato di aver dimenticato Sant’Isidoro e Torre Squillace, forse dovremmo aggiungere all’elenco anche tutti i cittadini incivili che certo non hanno contribuito al decoro delle marine. In ogni caso speriamo di aver convinto qualcuno e qualche giovane ad amare il mare e l’ambiente in genere, a difenderli, magari a denunciare chi pensa che ogni centimetro del territorio possa essere una discarica. Grazie all’Area Marina Protetta e a tutti coloro che hanno dato una mano, dimostrando un grande senso di responsabilità”.