Riapre al culto l’Abbazia di Cerrate
LECCE – Sabato 7 aprile, la chiesa millenaria dell’Abbazia di Santa Maria di Cerrate – Bene in concessione al FAI – Fondo Ambiente Italiano dalla Provincia di Lecce dal 2012 – riapre le porte al culto e alle visite in occasione della festa della Madonna che si celebrava qui nella settimana successiva alla Pasqua fin dal XV secolo.
Dopo oltre due anni di restauri condotti dal FAI, che hanno interessato l’edificio, splendido esempio del Romanico pugliese, e soprattutto gli eccezionali affreschi risalenti al XII secolo, la chiesa torna al suo splendore e alla sua funzione originaria con una cerimonia solenne di riconsacrazione officiata dal Vescovo di Lecce, Monsignor Michele Seccia (SS. Messa cantata, ore 11.30).
Nell’occasione l’abbazia torna a ospitare anche la tradizionale fiera agricola “Lu panieri”, storicamente un piccolo mercato di “ciambelle, giocattoli, stoviglie, frutta secca e fresca e minuterie varie” che oggi si apre all’artigianato, agli antichi mestieri e ai prodotti del territorio con oltre 50 maestranze presenti: dallo stagnino all’impagliatore di sedie alla ricamatrice, dai produttori di manufatti in ceramica, legno d’ulivo e pietra leccese a una gran parata di cibi tipici della cucina “povera” salentina. Terrecotte artistiche, giocattoli in legno, cesti in giunco e ulivo, saponi artigianali, preziose creazioni realizzate al telaio o al tombolo, gioielli in pizzo o macramè, ceramiche, sculture in pietra leccese e luminarie salentine; e ancora miele, distillati di zafferano e agrumi, prodotti agricoli e delizie locali, dolci e salate, come gli oli, i taralli, la tipica marinatura detta “scapece”, le pucce con le olive, le frise e i pasticciotti: sono solo alcuni degli sfiziosi prodotti che si potranno assaggiare e acquistare durante la fiera.
Per tutto il giorno, inoltre, sarà possibile visitare liberamente l’abbazia e la sua chiesa appena restaurata. Un tempo fulcro di un monastero bizantino, poi tipica masseria, l’Abbazia di Cerrate riapre al pubblico e torna a raccontare la ricchezza e il fascino dell’identità storica e artistica, culturale e paesaggistica del Salento.