Nuova sala emodinamica al “Fazzi” di Lecce
LECCE – Il secondo angiografo del “Vito Fazzi” è entrato in servizio da qualche giorno. Con le prime procedure effettuate nella saletta che ospita il nuovo Allura Xper FD 20, il reparto di Emodinamica può finalmente operare sfruttando al massimo le potenzialità a disposizione. Interventistica coronarica, cardiologia strutturale e interventistica periferica sono i tre grandi settori d’intervento in cui il nuovo angiografo può mettere al servizio dei cardiologi interventisti le proprie capacità e caratteristiche d’avanguardia. «Abbiamo potenzialità e tecnologie elevatissime da sfruttare», spiega il primario dell’Emodinamica Interventistica, dr. Giuseppe Colonna, evidentemente soddisfatto: «Grazie alla seconda sala di back-up – aggiunge – è possibile garantire una maggiore sicurezza per il paziente acuto in caso di avaria di un angiografo».
I vantaggi del nuovo angiografo si misurano quindi in termini di sicurezza delle procedure, ma anche di maggiore capacità di realizzare interventi salva-vita: «Il secondo angiografo – conferma Colonna – consente di incrementare le procedure sia in termini quantitativi, sia in termini qualitativi, potendo contare sulla diversificazione delle procedure interventistiche: una possibilità non attuabile con un solo angiografo».
L’Emodinamica del “Fazzi” ha registrato numeri incoraggianti già nel 2016, con 1732 procedure totali eseguite, di cui 635 angioplastiche coronariche e 10 trattamenti di cardiopatie strutturali. Nel 2017 l’attività è ulteriormente cresciuta: 1881 procedure totali, di cui 410 in emergenza-urgenza e 703 interventi di angioplastica, 34 interventi sulle valvole aortiche (17 con tecnica Tavi, impianto percutaneo di protesi aortica, 17 valvuloplastiche), 9 per la chiusura del forame ovale e 26 angioplastiche periferiche.
Performance che ora potranno solo migliorare. Un obiettivo reso più agevole da un angiografo molto versatile, in grado di visualizzare praticamente tutte le parti anatomiche (una novità rispetto alle possibilità attuali) e di fornire immagini ad alta definizione per aiutare le decisioni diagnostiche e interventistiche dei medici. Utilissimo, in tal senso, poter disporre del grande monitor multicanale da 58 pollici, capace di proiettare su un unico schermo radioscopia, immagini ecocardiografiche, immagini ecografiche intracoronariche ed immagini di tomografia a coerenza ottica, senza le limitazioni legate alla necessità di trasportare in sala le varie apparecchiature.
Infine, la tecnologia innovativa di cui è dotato il nuovo angiografo è in grado di ridurre, in funzione dell’area di applicazione (cardio, neuro, periferico ecc.), la dose di radiazione impiegata, con un abbattimento che va dal 50 all’85 per cento rispetto ai metodi tradizionali. Un vantaggio, anche questo, per la salute dei pazienti e per gli operatori e senza alcuna perdita di qualità dell’immagine.
«Continuiamo a consolidare – commenta il Direttore Generale Ottavio Narracci – lo sviluppo tecnologico dell’Ospedale di Lecce, hub di riferimento per l’intero territorio salentino in un’area clinica strategica come la Cardiologia. Ringrazio tutti gli operatori per il grande spirito di abnegazione con il quale lavorano, che è anche il miglior modo per onorare la memoria del dr. Antonio Montinaro, il quale, in tempi non sospetti, seppe guardare molto lontano credendo nelle grandi potenzialità della Cardiologia interventistica leccese. In questo momento – conclude Narracci – il nostro pensiero va anche a lui».