Lecce black-out fatale. La fuga non c’è
Un pareggio che è peggio di una sconfitta quello maturato questa sera per il Lecce contro la Fidelis Andria, penultima in classifica. I giallorossi hanno sprecato un vantaggio di due gol e si sono fatti riprendere dalla compagine barese, apparsa più squadra di un Lecce sfilacciato e privo di cursori esterni che potessero creare superiorità sulle fasce.
Negli undici mandati in campo, Liverani conferma a sorpresa i due esterni difensivi, Ciancio e Legittimo, proposti a Cosenza. A centrocampo dà un turno di riposo ad Armellino e lo rimpiazza con Selasi, mentre davanti gioca Tabanelli dietro a Di Piazza e Torromino.
Dopo i primi minuti di studio, la prima vera occasione per i giallorossi giunge al quarto d’ora. Lancio illuminante di Arrigoni in area, ma Di Piazza arriva scoordinato per la battuta a rete. Tabanelli si impegna molto nel ruolo di trequartista, ma la sua presenza statica in fase di non possesso aiuta poco i tre di centrocampo a creare densità e il Lecce soffre il possesso di palla andriese
Quasi a sorpresa, al 21’ il Lecce passa. Cross dalla sinistra di Legittimo (l’unico interessante della serata), Selasi sul secondo palo fa la torre di testa per l’accorrente Di Piazza che dal cuore dell’area andriese spara un siluro che finisce la sua corsa nell’angolino alto alla sinistra di Maurantonio. Ringalluzzito dal vantaggio, il Lecce trova alla mezz’ora il raddoppio. Gioco a due Selasi-Arrigoni su corner e cross del play al centro che trova Mancosu libero di insaccare al volo di destro.
Altre squadre si sarebbero disunite dopo questo uno-due, invece l’Andria reagisce con orgoglio e dopo due minuti accorcia le distanze con un colpo di testa di Tiritiello su angolo. Il Lecce si fa rivedere davanti cinque minuti dopo con una girata al volo di Torromino su assist di Mancosu, ma Maurantonio è attento e respinge. Ancora Torromino è il più pericoloso per i giallorossi con un tiro da fuori a 2’ dalla fine del tempo, ma il portiere respinge ancora. In questo frangente Cosenza e compagni, però, soffrono i buoni ritmi degli andriese che si rendono pericolosi con manovre sugli esterni. Alla fine del tempo il Lecce è in vantaggio per 2 a 1.
Ad inizio ripresa la doccia fredda per i giallorossi. La Fidelis Andria pareggia al 7’ con Taurino che ribadisce in gol un assist perfetto di Di Cosmo. Nell’occasione disattenzione fatale della coppia Legittimo-Marino sul versante sinistro della difesa salentina. Il Lecce cerca di reagire al colpo subito e un colpo di testa di Mancosu è bloccato dal portiere ospite, ma pian piano la lucidità viene meno e cresce la frenesia. I cambi di Liverani non cambiano i binari di una gara che si spegne sul 2 a 2.
Il tecnico giallorosso ha sicuramente sbagliato formazione, mettendo sugli esterni dei difensori puri contro una difesa a cinque come quella andriese e proponendo dal primo minuto Tabanelli, buon centrocampista, ma che se schierato troppo avanti, rischia di diventare una punta aggiunta statica che non compensa la presenza in campo di altri due attaccanti. Sulle fasce Ciancio e Legittimo si sono dimostrati poco abili a mettere al centro palloni interessanti per le punte giallorosse, rallentando in molte occasioni le azioni offensive. Dopo questo mancato colpo del k.o. al campionato, i giallorossi torneranno subito a Caserta per capire realmente se sono una squadra mentalmente da vertice, quello che oggi hanno dimostrato di essere per soli trenta minuti. Davvero troppo poco.