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“Perché invertire il senso di marcia in via Palmieri?”

Di Andrea Guido*

“Normalmente, l’intento di ogni provvedimento teso a organizzare la viabilità cittadina dovrebbe perseguire il fine di alleggerire la presenza dei mezzi e delle emissioni nei centri storici. E questo è anche, a suo dire, uno degli obiettivi del sindaco Salvemini che, per realizzare la sua visione, ha dimostrato di essere capace di passare sopra a qualsiasi istanza dei cittadini o di determinate categorie di essi.

Come mai, allora, è stato invertito il senso di marcia di Via Palmieri? Parliamo di una via che rimane percorribile sulle 4 ruote ogni giorno fino alle 21 di sera. Di una strada che, considerate le premesse del Sindaco e considerato, soprattutto, che congiunge una delle porte monumentali al Duomo, mi sarei aspettato, più che altro, che diventasse pedonale.

Invece no. Non solo rimane carrabile e percorribile con qualsiasi mezzo per tutto il giorno. Ma ne viene invertito anche il senso di marcia. Diventando un’altra arteria che permette agevolmente alle auto di infilarsi tra i vicoli del centro storico.

Ora mi chiedo: visto che il provvedimento di inversione di marcia appare evidentemente in contrasto con la logica perseguita dal Sindaco nella realizzazione della suo personale Piano del traffico urbano, può essere che invece ci siano altre sconosciute ragioni che ne hanno dettato l’adozione? Tipo, ad esempio, il favorire qualche attività commerciale che non trovava convivente il senso di marcia più ovvio (quello che dal centro permette di defluire verso i viali).

Mi auguro proprio che non sia così”.

 

*Consigliere comunale Lecce