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De Donno: “Renzi e la sua presunta superiorità morale”

Il candidato al Senato di Liberi e Uguali Antonio De Donno replica a distanza alle affermazioni rilasciate dall’ex premer Matteo Renzi.

L’appello al voto dei cattolici rappresenta l’ennesima falsa esca lanciata da un ex giovane della politica al mare magnum dell’elettorato cattolico e moderato.

La scarsa considerazione dell’altrui impegno e l’alto ego di sé, che hanno già  trasformato il rottamatore in rottamato almeno nei metodi, lasciano la sua scarsa densità cattolica sul terreno delle mortali miserie, ignorando decenni di cultura cattolica impegnata, spina dorsale della democrazia moderna che ha sempre saputo dare il meglio di sé nel rispetto dell’altrui pensiero e dell’altrui credo. Il collateralismo è ormai di wikipediana memoria, e se noi cattolici un ruolo oggi abbiamo lo decliniamo nella misura in cui, ciascuno nelle proprie organizzazioni o nei propri partiti, dà un contributo concreto a riscrivere l’agenda della politica.

Una formazione politica può essere cristianamente ispirata nella misura in cui abbia tra le proprie fila cattolici impegnati, donne e uomini che sappiano fare la differenza orientando le scelte e combattendo per esse. L’appello al voto dei cattolici a pochi giorni dalle elezioni da chi rappresenta un partito ha il gusto amaro della presunzione della propria superiorità morale e dell’altrui pressapochismo, una visione “laica” dell’impegno cattolico in politica è altresì quello di chi lascia spazio di pensiero e manovra ai cattolici impegnati all’interno dei movimenti politici in costanza e non di campagna elettorale.  Nessuno di noi si sente o si presta ad essere trofeo da esibire, e se siamo presenti nell’odierna competizione elettorale è perché ci sono uomini, come Pietro Grasso e Massimo D’Alema, che hanno rivolto un appello all’impegno a chiunque abbia a cuore il bene comune, in un terreno scivoloso quale quello politico ma sul quale ci sentiamo tutti coprotagonisti, Liberi e Uguali”.