Un punto che può valere oro per il Lecce fermato da due legni a Catania. Finisce zero a zero con la Sicula Leonzio ma forse per i giallorossi questa è la fuga buona. Per effetto della sconfitta del Catania gli uomini di Liverani allungano e ora sono a più sette rispetto a siciliani.
Il Lecce parte subito forte e dopo 5 minuti sfiora già il vantaggio con una sassata di Saraniti che va a stamparsi sulla traversa a portiere battuto. Un minuto più tardi è ancora lex centravanti del Francavilla a rendersi pericoloso ma il suo tiro finisce debolmente tra le braccia di Narciso. Quando sembrava che la partita fosse oramai indirizzata in un certo modo i giallorossi tolgono il piede dallacceleratore e si adagiano un po ai ritmi lenti del match. La formazione siciliana è impalpabile, Appena qualche timido tentativo bloccato sul nascere con facilità dalla retroguardia salentina. Al 26° però viene ammonito Cosenza costretto al fallo per bloccare unincursione sulla fascia sinistra Quattro minuti più tardi è lo stesso difensore a metterci una pezza fermando a centro area un arrembante Bollino. Al 36° il Lecce rischia grosso: difesa imbambolata e incursione e tiro in corsa di DAngelo, per fortuna Perucchini respinge. Ma al 43° ancora la traversa impedisce al Lecce di passare in vantaggio: il bolide di Mancosu è imparabile ma Narciso si salva.
Nessun cambio nella ripresa. All8° primo squillo dei giallorossi ma il tiro di Sarnaniti sul primo palo viene respinto dal portiere. Al 14° ci prova Costa Ferreira: il tiro finisce alto. Al 20° entrano Di Piazza e Selasi per Torromino e Costa Ferreira.
Il Lecce non riesce a dare incisività alla manovra. Le notizie che giungono da Monopoli dove la squadra di casa sta maramaldeggiando sul Catania sembrano aver avuto un effetto-cloroformio. I giallorossi non hanno un cambio di passo e i siciliani si chiudono a riccio nelle retrovie. Non succede più nulla fino alla fine. Il Lecce decide di non affondare i colpi e bada al sodo. Ora il Catania è lontano sette lunghezze.