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Presentati Tabanelli e Saraniti: “Al Lecce non si può dire di no”

Visi sorridenti e carica da vendere. Anzi da mettere a disposizione della loro nuova squadra, il Lecce. Così si sono presentati alla stampa questo pomeriggio due dei nuovi acquisti della formazione giallorossa in questo mercato invernale, Andrea Saraniti e Andrea Tabanelli, due calciatori con due storie calcistiche differenti, ma che il destino ha unito per la stessa determinazione che hanno dimostrato accettando la chiamata del Lecce.

Andrea Saraniti è un calciatore che, dopo tanti anni di dilettantismo, a 29 anni ha finalmente avuto la grande occasione della sua carriera, quella di poter giocare in una piazza ambiziosa come Lecce. Andrea Tabanelli, invece, agli esordi in carriera ha calcato i campi della serie A e adesso, a 28 anni, arriva a Lecce con la voglia di riscattarsi dopo i tanti, troppi infortuni che ne hanno caratterizzato la carriera.
Il primo a presentarsi è Andrea Saraniti. «Quando una società come il Lecce ti cerca in modo così insistente, non si può dire di no ed io sono felice di avere avuto questa grande opportunità per mettermi in mostra in una squadra che lotta per la serie B». Saraniti è stato un amuleto a Rende, visto che ha accompagnato la sua nuova squadra in ritiro e poi dalla tribuna, l’ha vista vincere sul quel campo dove lui stesso aveva segnato il gol vittoria per il Francavilla lo scorso settembre. «Rende mi porta bene e sono felice che l’allenatore mi abbia voluto portare in questa trasferta, sebbene non avessi l’opportunità di scendere in campo. Tutta la rosa mi ha accolto molto bene ed io voglio mettermi a disposizione di Liverani con quello spirito di sacrificio che è stata una delle mie caratteristiche principali durante il periodo di Francavilla».
Anche Andrea Tabanelli è felice della chiamata del Lecce e di iniziare questa nuova avventura dopo aver girato diverse squadre in carriera. «È strano -esordisce – che proprio nel momento in cui mi sono ripreso dall’infortunio, che ha condizionato la mia prima parte di stagione a Padova, abbia cambiato casacca. Passo da una squadra che quasi sicuramente andrà in B ad una che avrà Catania Trapani a contendere la promozione diretta e questo mi dà uno stimolo in più per far bene. Posso giocare da trequartista o anche da interno in un centrocampo a tre, ma sarà il mister a scegliere dove mettermi in campo».
In conclusione è stato Mauro Meluso a prendere la parola. Il Direttore è apparso soddisfatto del mercato in entrata giallorosso e ha spiegato i motivi per i quali Pacilli è stato estromesso dalla lista dei possibili giocatori da mandare in campo. «Sono stanco, ma felice perché abbiamo raggiunto tutti i nostri obiettivi e anzi abbiamo fatto di più di quanto pensassi. La sintonia con Fabio Liverani è stata subito ottima e devo ringraziare anche la società che ci ha messo nelle condizioni di operare al meglio. I due ragazze appena presentati hanno un contratto biennale e hanno soprattutto le qualità per poter far bene e aiutarci nel difficile compito che ci aspetta da qui alla fine del campionato. L’infortunio di Pacilli ha condizionato la sua cessione quando, a inizi gennaio, pensavamo di cederlo al Padova. Il mercato in alcune Nazioni estere è ancora aperto e vedremo se lui vorrà in questi mesi giocare in un altro Paese, altrimenti rimarrà con noi senza però vedere il campo».