LECCE – Una mente lucida e pensante, mai banale. Un personaggio irrequieto, trasgressivo, a volte in conflitto con un conservatorismo di facciata, dotato di un grande bagaglio culturale. Ecco chi era il professor Piero Fumarola. Per queste ragioni la sua morte ha lasciato un vuoto profondo nella comunità leccese e, in articolare, negli ambienti universitari. Non amava definirsi un intellettuale, ma di fatto lo era sorretto anche da un modus vivendi e operandi al di fuori dal comune che ne costituiva una sorta di valore aggiunto. Un prof che ha amato ma che ha anche ricevuto tanto dai suoi allievi. Illuminanti le sue lezioni di Sociologia. Insomma, un uomo controcorrente.
Cordoglio è stato espresso dal sindaco di Lecce, Carlo Salvemini: “La scomparsa di Piero Fumarola è una triste notizia per la città di Lecce. Studioso rigoroso e profondo, ha lasciato una impronta decisiva nella cultura salentina e nella vita dei tanti allievi e amici che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. Oggi ci lascia ci un’eredità intellettuale e umana della quale non smetteremo mai di beneficiare”.