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Lepore al galoppo verso Trapani «non firmo per il pareggio»

Un cavallo di razza, questo vuole essere Checco Lepore per il suo Lecce. Il ragazzo è pronto a condurlo verso la promozione, portando al braccio da leccese doc la fascia di capitano, segno indiscusso della caparbietà che ha avuto di ritagliarsi nel tempo uno spazio importante nella sua squadra del cuore.

L’ormai laterale difensivo giallorosso è tornato sabato scorso al gol, che mancava dalla prima gara con Liverani in panchina, quella in trasferta a Catanzaro.
«Con l’arrivo del Mister – esordisce Lepore in conferenza stampa – mentalmente non è cambiato nulla per me perché, sin da quando ho iniziato a giocare in questa posizione ai tempi della Nocerina, sono sempre stato disponibile al sacrificio. In genere gioco meglio nella seconda parte di stagione, quest’anno mi sento anche meglio atleticamente e spero quindi di poter emergere in modo ancora più significativo rispetto a quanto fatto nelle due stagioni precedenti».
Sulla prossima gara di Trapani, che precede la pausa e di gennaio, Lepore è categorico. «Non metterei la firma per il pareggio perché noi abbiamo le potenzialità e la determinazione per vincere ogni gara. Rispetto agli altri anni in cui sbagliavamo le gare clou del campionato, quest’anno abbiamo maggiore consapevolezza in noi stessi e sappiamo che per salire in B dipende tutto da noi. C’è da dire, poi, che lo scorso anno la nostra rivale per la promozione era il Foggia, una squadra già ben collaudata e che ha tratto beneficio da questo fattore. Quest’anno, invece, siamo noi, delle tre che lottano per il titolo, la squadra con maggiore amalgama».
Infine il capitano giallorosso commenta da leccese doc l’esordio in prima squadra di un gioiellino del vivaio del Lecce, Giacomo Lezzi. «È un ragazzo che si impegna molto in allenamento e che non esce mai fuori dalle righe. Quando ho visto che entrava in campo sabato, mi ha fatto molto piacere anche perché è un giocatore che ha qualità e personalità. La società sta lavorando molto bene perché questi dirigenti hanno a cuore le sorti di questa squadra e sono soprattutto persone serie».