La Destra italiana, tra storia e valori da non disperdere
ALEZIO – Al bando le polemiche e gli attacchi degli antifascisti. Ora è arrivato il momento di parlare con i fatti. E affrontare con serietà e raziocinio (e una lucida analisi) un percorso politico-culturale di grande rilevanza portato avanti dalla Destra italiana. Un tentativo non facile, a dire il vero, sul quale si è cimentato Nazzareno Mollicone, autore del lbro “L’aquila e la fiamma” che verrà presentato sabato 16 dicembre, alle 17.30, all’Opificio Donno di Alezio. Una iniziativa che va avanti nonostante i tentavi di censura di un malcelato (e ignoto, visto che gli autori non hanno né un nome né un volto) “presidio antifascista” che ha provato inutilmente a oscurare l’evento.
Alla presentazione parteciperanno la Portavoce di Fratelli d’Italia di Alezio, Sara Durante, il Portavoce Provinciale FdI, Pierpaolo Signore, il consigliere regionale di FdI, Saverio Congedo ed interverranno l’autore, Nazzareno Mollicone ed Isabella Rauti, autrice della prefazione. Modererà l’incontro Vincenzo Scarpello.
“Questo volume e le parole di Nazzareno ed Isabella – spiega Pierpaolo Signore, Portavoce Provinciale di Fratelli d’Italia – sono testimonianze fondamentali per comprendere l’evoluzione della destra dagli anni 50 agli anni 90, per capire il nostro modo di fare politica, una politica valoriale e popolare, per comprendere il nostro passato e farlo comprendere anche ai detrattori, perché l’orgoglio della nostra trasparenza non può essere oscurato o, peggio, infangato. Noi siamo testimoni ed eredi di una destra pulita e siamo fieri di esserlo”.
“Un evento culturale è sempre un’ottima occasione di ascolto e confronto – continua Sara Durante, Portavoce Fdi Alezio – Spero di vedere tante persone alla presentazione del libro L’Aquila e la Fiamma, persone unite dall’obiettivo di ascoltare una parte della nostra storia politica e sociale da chi quei tempi li ha vissuti e verrà a raccontarceli”.
Il libro racconta le vicende di una corrente ideologica del partito che inizia nel 1951 nell’ambito del Raggruppamento Giovanile Studenti e Lavoratori.
Successivamente, dopo una rottura all’interno di quel gruppo, nacque la rivista Ordine Nuovo diretta da Pino Rauti che da allora divenne il leader di quell’esperienza politica e culturale. Il gruppo creatosi intorno alla rivista svolse un’intensa attività culturale e organizzativa nel partito fino ad arrivare allo storico congresso di Milano del novembre 1956 in cui trionfò per soli sette voti Michelini su un’opposizione guidata da Almirante sostenuto dai delegati appartenenti di quel gruppo.
Dopo il congresso, Rauti e gran parte dei sostenitori del gruppo raccolto intorno alla rivista Ordine Nuovo si dimisero dal partito per svolgere un’attività autonoma come Centro Studi, senza però mai partecipare alle elezioni, basandosi più che altro sulla preparazione culturale e su iniziative politiche rivolte in modo particolare alla politica estera, allora di stringente attualità.
Dopo dodici anni di questa attività autonoma, il Centro Studi Ordine Nuovo decise di rientrare nel Msi a seguito dell’elezione di Almirante a segretario nazionale dopo la scomparsa di Michelini e di collaborare alle sue attività. La scissione di Democrazia Nazionale indusse, in occasione del congresso del 1977, Pino Rauti a presentare una sua mozione indipendente da quella di Almirante denominata Linea Futura organizzando così una corrente che si presentò sempre con mozioni autonome ai successivi congressi, fino ad arrivare alla sua elezione come segretario nazionale al congresso di Rimini del 1990.
Nazzareno Mollicone illustra in questo suo libro tutta la storia di questa corrente, soffermandosi in particolare sulle pubblicazioni Presenza, Civiltà, Linea e sulle tematiche svolte nei congressi e nei convegni.