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Pioggia di premi in Iran per “Diario di un brutto anatroccolo”

Diario di un brutto anatroccolo” della salentinaFactory compagnia transadriatica e della modeneseTir Danza, per la regia di Tonio De Nitto e la collaborazione al movimento coreografico di Annamaria De Filippi, conquista sette importanti premi alla ventiquattresima edizione del Festival for Children and Youth theatre di Hamedan in Iran. Oltre al premio come Miglior spettacolo (con un invito ufficiale a tornare in scena a Teheran), il “Diario di un brutto anatroccolo” ha vinto come miglior musica(Paolo Coletta), stage designer (Roberta Dori Puddu), attore (Luca Pastore), attrice (Francesca De Pasquale, l’anatroccolo-cigno protagonista),drammaturgia e regia (Tonio De Nitto). «Sono stati giorni bellissimi pieni di incontri meravigliosi e di duro lavoro per andare in scena nel migliore dei modi», sollolinea il regista. «Per rispetto verso la cultura iraniana abbiamo modificato piccole parti dello spettacolo senza comprometterne il senso, abbiamo indossato abiti di scena cuciti appositamente per noi e replicato a mezzanotte, la sera prima delle due recite previste in concorso martedì 5 dicembre, davanti alla commissione di 20 persone addette al controllo delle prescrizioni richieste dalla cultura islamica», prosegue. «Il tutto con un’estrema cura e gentilezza nei nostri confronti. Abbiamo incontrato delle donne fantastiche per professionalità e umanità come la Direttrice del Festival Maryam Kazemi e le sue collaboratrici, la nostra guida interprete Reza Merati e gran parte del numerosissimo staff del Festival. Su tutto nei nostri cuori resta la straordinaria gentilezza della gente, la commozione nella sala superaffollata nelle due recite (durante la prima nel centro Artistico e culturale Avini hanno allestito anche un maxischermo in un’altra sala per accogliere tutta la gente rimasta fuori), il calore di quanti ci hanno abbracciato e salutato alla fine in teatro e in albergo».

Diario di un brutto anatroccolo – che ha già all’attivo una settantina di repliche nei principali festival e teatri italiani – coniuga il teatro e la danza a partire da un classico per l’infanzia di Andersen. Uno spettacolo attraverso il quale Factory continua l’indagine sul tema della diversità/identità e dell’integrazione attraverso un linguaggio semplice ed evocativo.
 Un anatroccolo oltre Andersen che attraversa varie tappe della vita e compie un vero viaggio di formazione alla ricerca di se stesso e del proprio posto nel mondo e alla scoperta della diversità come elemento qualificante e prezioso. La nascita e il rifiuto da parte della famiglia, la scuola e il bullismo, il mondo del lavoro, l’amore che arriva inatteso e che presto può scomparire, la caccia e poi la guerra come orrore inspiegabile agli occhi di chiunque, tappe di un mondo ostile, forse, ma che resterà tale solo sino a quando il nostro “anatroccolo” non sarà in grado di guardarsi negli occhi e accettarsi così come è, proprio come accade all’anatroccolo della fiaba di Andersen che specchiandosi nel lago scopre la propria vera identità. In estate  lo spettacolo aveva già conquistato due importanti riconoscimenti al Festival di Teatro Ragazzi di Kotor in Montenegro, una tra le più importanti manifestazioni europee dedicate al teatro per bambini e giovani. Lo spettacolo si è aggiudicato il premio della giuria “Città di Kotor” e il riconoscimento per la migliore interpretazione con Francesca De Pasquale, l’anatroccolo-cigno protagonista con Ilaria Carlucci, Fabio Tinella e Luca Pastore. Dopo una nuova lunga tournée in Italia, il viaggio del Brutto Anatroccolo proseguirà in Spagna per due importanti tappe a Igualada e Barcellona.