“Accade a Conversano, dove il clima impazzito, ormai una costante in Puglia – denuncia Angelo Corsetti, Delegato Confederale di Coldiretti Bari – determina la maturazione precoce dei prodotti agricoli come mandorli e peschi in fiore a febbraio, mimose già pronte a dicembre e a gennaio, maturazione contemporanea degli ortaggi in autunno e brusca variazioni climatiche con ingenti danni in campagna. Sono disastrosi gli effetti sui campi della tropicalizzazione del clima che azzera in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori che perdono produzione e al contempo subiscono l’aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, ulteriori lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante. Per queste ragioni si registra la revisione al ribasso del PIl in agricoltura che è l’unico settore a fare segnare una riduzione del valore aggiunto che fa segnare nei campi un brusco crollo del 6,7% rispetto allo scorso anno a causa del clima impazzito che ha avuto effetti devastanti nelle campagne con una storica siccità su cui si sono abbattuti violenti nubifragi a macchia di leopardo con danni ingenti nei campi. In questa situazione di difficoltà, si sono inserite anche manovre speculative per sottopagare i prodotti agli agricoltori con effetti sul valore aggiunto agricolo”.
E’ tempo di ciliegie in Puglia. A dicembre!
Coldiretti è chiara: il tempo è impazzito, e porta la primavera a dicembre. Grande la sorpresa di alcuni agricoltori nel barese, che il 1° dicembre, hanno visto spuntare le ciliegie sugli alberi.
“Gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore – aggiunge il Delegato Territoriale, Vito Amendolara – si alternano eccezionali ondate di maltempo a caldo fuori stagione. Di fronte al ripetersi di queste situazioni imprevedibili diventa sempre più strategico il ricorso all’assicurazione, quale strumento per la migliore gestione del rischio. E’ stato potenziato il servizio di assistenza tecnica alle aziende per la difesa delle colture dalle avversità meteoriche e per il supporto alle scelte operative aziendali. In questo contesto è fondamentale riconoscere agli imprenditori agricoli un ruolo incisivo nella gestione del territorio, dell’ambiente e delle aree rurali”.