Cari pensionati, occhio ai falsi funzionari Inps!
LECCE – Le truffe ai pensionati viaggiano anche per telefono. E prima di Natale ogni occasione è buona per fare affari e per sottrarre moneta sonante.
Le pensioni sono da sempre il bersaglio preferito dei truffatori. Non solo a falsi avvocati e operai “inventati” di Enel, gas o Acquedotto: i pensionati devono fare attenzione anche a preti e monaci “fasulli”, assistenti sociali e impiegati comunali “truffaldini”. Adesso ci si mettono anche i falsi funzionari romani del nostro istituto di previdenza, l’Inps.
La denuncia giunge dal segretario generale dello Spi-Cgil di Lecce, Ninì De Prezzo: “Continuano ad arrivare numerose segnalazioni nelle nostre sedi che raccontano un andazzo particolarmente grave: vari pensionati hanno ricevuto nei giorni scorsi telefonate di sedicenti dirigenti dell’Istituto, annunciando loro cospicui aumenti mensili delle pensioni, con considerevoli somme per arretrati. Tali somme potevano essere visualizzate sul cedolino paga e, nel caso di difficoltà di verifica, sarebbero stati contattati per essere aiutati da dipendenti inviati per l’occasione”.
“Vogliamo credere – continua De Prezzo – che si tratti di buontemponi in vena di scherzi fuori stagione. Anche se così fosse, però, quanto sta accadendo non deve essere sottovaluto. Su questi fatti occorre la vigilanza dell’Istituto e degli organi di controllo. A cominciare dalle società che forniscono a questi truffatori i numeri personali dei cellulari”.
Lo Spi Cgil Lecce è da tempo impegnato nel denunciare quanto si trama alle spalle dei pensionati. Negli ultimi anni il sindacato ha realizzato un manuale anti-truffe distribuito in numerose copie agli iscritti. Ora ne è in arrivo un altro di aggiornamento, in cui vengono descritti i nuovi sistemi di truffa.