LECCE – È Florinda Bolkan la protagonista indiscussa della terza edizione di “Lù Mière Gala”, riconoscimento per i grandi artisti del cinema italiano. Il Premio, ideato da Antonio Manzo, viene assegnato all’attrice di origini brasiliane per la sua grande versatilità artistica dimostrata nei diversi ruoli interpretati nella sua lunga e variegata carriera. In un evento esclusivo, quindi, in programma domenica 29 ottobre, con inizio alle ore 19, presso Il Must- Museo Storico di Lecce, verrà conferita alla Bolkan la pregiata scultura in terracotta realizzata dall’artista salentino Raffaele Vacca.
“Lù Mière Gala” nasce, in realtà, da una costola del “Lù Mière Calicidicinema”, rassegna cinematografica nella quale pellicole d’autore vengono abbinate al gusto unico del vino locale. Come Antonio Manzo spiega, “Lù Mière” deriva da commistioni di piaceri che si esprimono in iniziative nelle quali cerco di trasmettere il mio amore per il cinema ricercato e per il vino pregiato della mia terra. Ognuno dei partecipanti riesce a trovare uno spazio intimo, pur essendo in compagnia di altra gente, in cui godersi film famosi sorseggiando un buon calice di vino.”
Dopo le scorse edizioni che hanno visto, tra i premiati, artisti del calibro di Gastone Moschin e Marina Suma, quest’anno l’iniziativa è interamente dedicata alla figura di Florinda Bolkan, una delle icone del cinema italiano, che interverrà attraverso una videointervista esclusiva realizzata per l’occasione. Una donna dal grande fascino, che lo stesso Manzo ha subito sin da giovanissimo: “Sono rimasto affascinato da lei fin da bambino perché mi trasmetteva una forte personalità e emotività. L’ho vista per la prima volta in un film che mio padre che mi fece vedere, “Non si sevizia un paperino”, in cui lei dà il meglio di sè, mostrando la sua veracità espressiva e la sinuosità tipica degli artisti sudamericani. La sua caratteristica principale è di certo l’espressività che altre attrici non hanno, unica anche la sua capacità di comunicare attraverso lo sguardo. “
Antonio Manzo racconta così il momento in cui l’ha conosciuta di persona: “Il suo incontro con lei è stato emozionante, il più bello dopo quello con Alberto Sordi. È una grande donna, uno spirito. Mi sono rimaste impresse le sue parole quando mi ha detto ‘Sono una creatura del mondo, sono una nuvola, quando va bene va così, quando va male so che tutto passerà e continuo a essere leggera come la vita dovrebbe essere.’ Posso affermare che conoscerla mi ha arricchito spiritualmente.”
Dopo “Lù Mière Gala”, Manzo sarà già impegnato con la prossima rassegna “Calicidicinema”, giunta alla quinta edizione, che partirà a dicembre a Lecce con un grande omaggio a Antonio De Curtis, in arte Totò, con ospite d’eccezione Elena, nipote del celeberrimo attore napoletano. Successivamente la manifestazione ritornerà a viaggiare toccando punti strategici, portando non solo spettacolo, ma anche magia, in luoghi da rivalutare come Cannole, Felline e Sternatia. Continuerà quindi quello che per Manzo è “un gioco e se ancora continuo a giocare con il cinema, è merito di mio padre. Senza di lui la mia passione cinematografica non ci sarebbe stata e non avrebbe mai prodotto cose belle come Lù Mière”.
Interverranno durante la cerimonia anche il maestro Martino Pezzolla alla guida della “Salento Brass” e le talentuose Debora Sergio e Francesca Montefusco. La serata sarà inoltre allietata dalla degustazione di vini pregiati offerti dall’azienda vitivinicola “Palamà” di Cutrofiano, tra i principali promotori dell’iniziativa, mentre non mancherà un momento di festa con l’usuale rito di apertura della torta “Lù Mière” offerta dalla storica pasticceria leccese “Alvino”.