Prevenire l’eccesso di cure è meglio che curare. E si può fare anche grazie all’ascolto e alla condivisione. Ruoterà attorno al grande tema della “Sovra-medicalizzazione e Prevenzione Quaternaria” il Congresso internazionale Wonca in programma a Lecce dal 29 al 30 settembre, al Grand Hotel Tiziano, a partire dalle ore 8,30.
Si tratta di un’iniziativa importante per i suoi risvolti scientifici, medici e divulgativi, frutto della collaborazione tra l’Asl Lecce e il Coordinamento Italiano delle Società Scientifiche aderenti al Wonca, ossia il network delle Società scientifiche affiliate al Wonca (World Organization of National Colleges and Academies of Family Madicine/General Practice), l’organizzazione internazionale dei medici di famiglia.
«Nelle ultime decadi – spiega Ernesto Mola, presidente del Coordinamento Wonca Italia – la medicina scientifica ha fatto grandi passi avanti. Il potenziamento delle tecniche diagnostiche e di imaging, le terapie farmacologiche, le nuove tecniche operatorie e interventistiche hanno prodotto un notevole miglioramento delle cure, portando a guarigione malattie che – non molti anni fa – erano considerate incurabili».
L’altra faccia della medaglia, tuttavia, risiede nel fatto che – continua Mola – «esistono però (certamente) risvolti negativi di tale potenziamento, legati non soltanto ad inappropriatezza o agli effetti avversi o collaterali, ma anche alle conseguenze insite nella pratica di alcune tecniche diagnostiche o terapeutiche. Un esempio particolarmente significativo riguarda la sovra-diagnosi negli screening per cui, accanto al raggiungimento di diagnosi precoci che consentono un migliore e meno invasivo trattamento di patologie severe, sussiste una quota di pazienti diagnosticati e trattati in cui la malattia non avrebbe di per sé mai prodotto sintomi o conseguenze sulla salute».
Il congresso riunirà esperti provenienti da tutta Italia, Svizzera, Belgio Norvegia, che con le loro relazioni cercheranno di precisare con chiarezza i termini del problema dell’eccesso di cure e della sovra-medicalizzazione e le possibili strategie per farvi fronte. Parteciperanno, tra gli altri: Marc Jamoulle, l’ideatore della definizione di Prevenzione Quaternaria (o prevenzione della medicina non necessaria), Anna Stavdal, presidentessa del WONCA Europe, Maria del Rosario Perez, responsabile del Dipartimento Radiologia dell’OMS, Gianmarco Surico e Silvana Leo del Dipartimento di Oncologia e Fernando Parente del Dipartimento di Medicina interna dell’Ospedale “Vito Fazzi”.
Tutti insieme proveranno a dare una risposta anche ad un interrogativo pressante: come favorire la consapevolezza del problema e informare correttamente i pazienti? «Su questo versante – chiarisce Silvana Melli, direttore Generale Asl Lecce – il congresso è il luogo ideale per dar voce alle diverse esperienze realizzate in Italia, idealmente attraversandola da Nord a Sud, e nello stesso tempo aprirsi al confronto con i contributi che arriveranno da altri Paesi europei. Un’azienda sanitaria pubblica come la ASL di Lecce deve prestare maggiore attenzione alla promozione della Salute, ragionando più in termini di salutogenesi che di patogenesi, e per far questo è necessario il forte coinvolgimento del paziente/persona che, quindi, va reso protagonista consapevole di questo profondo processo di cambiamento sanitario e culturale».
La sovra-medicalizzazione, intesa come uso improprio o eccessivo dei servizi sanitari, è difatti un problema generalizzato, non soltanto nei paesi sviluppati, e rischia di produrre più danni che vantaggi ai pazienti, senza considerare il problema connesso all’incremento esponenziale dei costi della Sanità. Un “eccesso” che il concetto di Prevenzione Quaternaria, basato su un’azione diretta ad identificare un paziente a rischio di sovra-medicalizzazione, cerca di ricondurre su un binario corretto, proteggendo il paziente da eccessivi interventi medici e suggerendo procedure diagnostiche o terapeutiche eticamente accettabili. Il Congresso Wonca-Asl Lecce servirà, quindi, ad aggiornare le conoscenze connesse sia alla sovra-diagnosi sia alla sovra-medicalizzazione, con l’obiettivo di stimolare un atteggiamento informato e critico dei medici di fronte ai problemi che i pazienti pongono quotidianamente.
La due giorni leccese avrà un’anteprima il 28 settembre (Palazzo Turrisi, ore 9-13 e 14,30-18), con il workshop aperto del “Movimento Giotto” in cui, con il coordinamento di Alessandro Mereu, si ragionerà di “Sovra-medicalizzazione e altre sfide per rinnovare la Medicina Generale”. Il congresso è accreditato ECM per medici e odontoiatri, infermieri pediatrici, infermieri, assistenti sanitari e farmacisti, ospedalieri e territoriali.