Sette agenti feriti al polo psichiatrico penitenziario. Giliberti: “Prezzo inaccettabile”
Parte malissimo il nuovo polo psichiatrico penitenziario di Lecce. Nel giro di una settimana sette agenti di polizia penitenziaria sono rimasti feriti a causa delle escandescenze di qualche detenuto. Una situazione allarmante, peraltro già paventata in qualche modo dai sindacati di categoria.
“Sin dalla sua apertura, il 18 settembre scorso, non è passato giorno senza un’aggressione al personale di polizia penitenziaria – denuncia Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) – Inspiegabilmente a Lecce si è bypassata la norma che prevede la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari. Qualcuno dovrà risponderne, come altrettanto qualcuno dovrà rispondere del fatto che non risulti presente ad oggi nella struttura destinata a reclusi con gravi problemi psichici uno psichiatra designato dall’Asl”. “Altrettante domande -conclude Beneduci – vorremmo porre al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ed al Provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria Carmelo Cantone, sulle ragioni per cui entrambi sembrano aver voluto l’apertura, con sollecitudine ed enfasi, di una struttura che si sta dimostrando, oltre che completamente priva di qualsiasi funzionalità, anche un vero e proprio inferno per il personale di polizia penitenziaria che vi presta servizio”.
Sulla vicenda è intervenuto il capo dell’opposizione al Comune di Lecce, Mauro Giliberti che ha espresso “massima solidarietà a tutto il personale della Polizia penitenziaria in organico nel polo detentivo di Lecce ed in particolare nel nuovo polo psichiatrico. Sette agenti feriti in meno di una settimana sono un prezzo inaccettabile per una struttura che bypassa la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari prevista dalla normativa, tanto più in ragione delle carenze di organico denunciate più e più volte. Rivolgo un appello all’autorità giudiziaria affinché intervenga tempestivamente sulla questione”.