Sala rianimazione dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce. Un reparto particolare e delicato nel quale si accede seguendo determinate regole comportamentali, e non solo. Ma – almeno a sentire la denuncia di alcuni parenti di pazienti ricoverati – la gestione del reparto lasca a desiderare. Domenica sera – questo è quanto hanno denunciato – i cartoni del materiale sterile da indossare per accedere al reparto erano vuoti. A riferire quanto accaduto è Maria Teresa Carrozzo, coordinatrice provinciale di Puglia Popolare: “Alla legittima richiesta dei parenti di avere i calzari, la mascherine, i guanti e le cuffie per i capelli, tutti indumenti necessari per impedire di portare in reparto virus o alto, con imbarazzo è arrivata la risposta: ‘Entrate senza! Il reparto non ne dispone. Purtroppo sono finiti!’”.
Nel mirino finisce la politica sanitaria regionale: “Il riordino ospedaliero, la chiusura di reparti ed intere strutture del Salento – afferma Carrozzo – ha causato una vera congestione del Vito Fazzi di Lecce, che a fatica soddisfa le numerose richieste. Rispetto per il personale medico e paramedico, che con un raro senso del dovere, cercano di tamponare e fronteggiare tutte le emergenze, ma la sordità di una politica regionale inevitabilmente comporta danni!”.
Difesa a spada tratta del personale medico e paramedico, pollice verso invece per Emiliano. “La politica che il presidente Emiliano ha promesso durante la sua campagna elettorale nel Salento era il miraggio di una politica attuativa e reale ma quello che il nostro territorio sta affrontando è molto distante dalla realtà. Proprio per questo credo che sia opportuno che si cambi registro: meno comunicati da parte della Regione e più operatività! I pazienti non sono argomento da strumentalizzare, ma qualcuno dovrebbe ricordare che esiste una dignità del malato e dei propri parenti”.