Le 4 giornate di Di Piazza e il nuovo Abisso
E’ costata cara ai giallorossi la vittoria di sabato scorso per 2 a 1 contro il Trapani, una diretta concorrente per la vittoria finale. Una vittoria importante per la crescita psicofisica, la prima in campionato per Rizzo da quando siede nuovamente sulla panchina del Lecce, la prima dopo l’esordio amaro contro il Francavilla e che porta i giallorossi alle spalle del sorprendente trio di testa composto da Monopoli, Bisceglie e Rende.
Un successo che è costato caro perché il giudice sportivo, a seguito del referto arbitrale dell’arbitro campano Robilotta, ha deciso di squalificare il presidente Sticchi Damiani sino al 12 settembre e per ben 4 giornate l’attaccante leccese Di Piazza, autore di un fallo di reazione stupido, ma anche molto ingenuo sull’avversario trapanese Marras. A vedere il gesto dagli spalti ci saremmo attesi al massimo due giornate di squalifica per l’attaccante, visto qual è il metro di giudizio italiano. Ma anche nella più severa Inghilterra, davanti a gesti di tal fatta, scatta l’automatica squalifica di tre turni per rosso diretto, non certamente quattro.
E’ inutile negare che il gesto sia stato folle, non fosse altro per il fatto che l’attaccante giallorosso giusto un minuto prima aveva segnato il gol del 2 a 0, incanalando il punteggio sui binari di un tranquillo successo. Di Piazza non doveva cadere in simili provocazioni e doveva, invece, mantenere i nervi saldi in un momento molto favorevole per la sua squadra. Con la sua espulsione ha rischiato seriamente di vanificare tutto il lavoro di una settimana dura dopo il triste epilogo del derby di sette giorni prima e se non fosse stata per la grinta e determinazione dei suoi compagni di squadra il Trapani avrebbe portato via il pareggio.
Sicuramente i giallorossi hanno pagato in sede di giustizia sportiva il clima incandescente creatosi subito dopo l’espulsione e la scelta di Robilotta di assegnare un rigore dubbio a favore dei siciliani nell’azione susseguente. Il direttore di gara campano in quell’occasione, pur trovandosi molto distante dall’azione ha preferito dar seguito alle proteste veementi dei giocatori trapanesi piuttosto che seguire l’indicazione del suo assistente che aveva subito assegnato l’angolo. Per tutta la gara, comunque, l’arbitro ha dimostrato di non essere all’altezza di dirigere gare di vertice e rendendo il clima incandescente con decisioni sempre molto dubbie. Magari il direttore salernitano sta seguendo le orme del suo famoso predecessore, tale Abisso di Palermo, autore con il Lecce sempre di prove non certo brillanti, per usare un eufemismo, e che da poco è stato promosso ad arbitrare in A.
La società giallorossa sicuramente farà ricorso nella speranza che Di Piazza possa tornare in campo già dalla gara interna con il Bisceglie, intanto il più social dei suoi dirigenti, il vicepresidente Corrado Liguori si è limitato a pubblicare su Facebook soltanto una parola su sfondo nero: “Complimenti”. Nessun riferimento esplicito alle sanzioni inflitte alla società, ma i tifosi hanno preso la palla al balzo commentando in gran numero sotto il post la clamorosa squalifica.
Di certo questa notizia non è un buon viatico per preparare al meglio la difficile trasferta di Catania contro una squadra che è già in crisi dopo due giornate. Trasferta che sarà vietata ai tifosi del Lecce e che quindi si prospetta ancora più difficile. Rizzo dovrà scegliere tra Lepore e Pacilli il sostituto di Di Piazza, ma soprattutto dovrà rivedere gli assetti a centrocampo, troppo lacunoso nel primo tempo contro il Trapani. I giallorossi producono un buon calcio e creano molte occasioni da gol, ma l’assetto iperoffensivo diventa un’arma a doppio taglio quando bisogna contrastare le ripartenze avversarie. Arrigoni era troppo solo nel difendere soprattutto perché Mancosu faceva il trequartista davanti a lui e Armellino si alzava sulla destra per permettere a Di Piazza di giocare più vicino a Caturano.
Vedremo se a Catania il Lecce sarà nuovamente votato all’attacco, purtroppo però mancherà il bomber Di Piazza e la speranza dell’ambiente giallorossa è che Caturano finalmente si possa sbloccare dall’apatia realizzativa che lo sta offuscando sin da gennaio.