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Atto intimidatorio: “Vivere Lecce” nel mirino dei delinquenti

Si chiama partecipazione, civismo, o dir si voglia. Lo strumento virtuale ma a volte efficace al tempo stesso è Facebook, contenitore di numerosissimi gruppi più o meno eterogenei. Uno fra questi è Vivere Lecce, 6031 affezionati e fidelizzati che ogni giorno con un semplice clic, una condivisione o un post vivacizzano il social ed entrano a pieno titolo nel dibattito cittadino, consigliando, suggerendo, richiamando o talvolta tirando le orecchie a politici e amministratori di turno. Uno spazio di confronto civile e democratico. Che a qualcuno però comincia evidentemente a dare fastidio visto che nelle scorse ore il presidente Beppe D’Ercole è finito nel mirino di qualche balordo o malvivente: la sua auto, infatti. È stata cosparsa, dentro e fuori, di liquido sverniciante. Un atto intimidatorio in piena regola tanto che del caso si occupano ora gli agenti della Questura di Lecce. E alle domande degli investigatori D’Ercole ha risposto: Siamo oltre 6.000 e cresciamo tumultuosamente. Le segnalazioni, le denunce sono costanti e serie. Fra le pagine di ‘Vivere Lecce’ ci sarà la risposta alla vostra domanda!”.
In effetti, Vivere Lecce cresce quotidianamente”. Un gruppo che su Facebook funziona, prova ne sia che “gli assessori più attenti, iniziano a interloquire e risolvere problemi dei normali cittadini senza ‘Santi in paradiso’, anche dando semplici chiarimenti: è molto positivo questo modo di rapportarsi della nuova amministrazione con la cittadinanza, anche attraverso la nostra pagina FaceBook! E anche questa, quindi, è una nostra funzione. Continueremo così, con calma e buona educazione a dare spazio a tutti!”.
Intanto arriva le prime dichiarazioni di solidarietà: “Un atto vile quello subìto da Beppe D’Ercole, in data odierna”. “Un fatto grave”
che per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” “dev’essere immediatamente perseguito dagli inquirenti perché è senz’altro da mettere in correlazione con la preziosa di attività di Beppe, da sempre impegnato con la sua associazione ‘Vivere Lecce’ e con il connesso gruppo Facebook, a non tenere la bocca chiusa sui fatti della città e a pretendere il miglioramento delle condizioni di vita dei suoi concittadini”.
Solidarietà al gruppo Vivere Lecce giunge anche dalla redazione di Salentolive24.