Ogni tanto capita che gli dei dell’olimpo si incontrano di nuovo. Magari in occasioni speciali, come quella di martedì 15 agosto alle Cave di Gallipoli, quando i 2 mostri sacri della techno mondiale che rispondono ai nomi di Carl Cox e Joseph Capriati divideranno la console di un’evento de Il Grido Festival che proclama Gallipoli come capitale italiana estiva della techno.
Il primo è uno dei pionieri della musica dance mondiale. Classe 1962, originario di Barbados, formatosi musicalmente a Brighton negli anni dell’esplosione dell’acid house.
Carl Cox, il mago dei tre piatti (soprannome che la dice lunga sulle sue abilità alla console) è oggi dj, produttore, proprietario di due etichette, antesignano e re indiscusso del panorama techno del mondo intero.
L’altro, invece, è l’attuale enfant prodige. Acclamato dalle riviste internazionali di settore che l’hanno piazzato al numero uno in una recente classifica dei dj più famosi (sorpassando nomi ben più austeri e consolidati), a soli 28 anni Joseph Capriati, originario di Caserta, ha già suonato nei più importanti club e festival mondiali, ascendendo in brevissimo tempo a una fama che, giovanissimo, l’ha già eletto tra i mostri sacri della nuova scena techno.
Due nomi che gli appassionati del genere non vorranno perdere, insieme nel Salento per uno degli eventi più attesi dell’estate e che ha già fatto parlare di sé mezza Italia a giudicare dalle prenotazioni arrivate da diverse settimane alle infoline telefoniche e web di Musica e Parole. Un super party che decreta, anche per quest’anno, il primato della Città Bella su tutto il resto della penisola italiana.
Le Cave, perfetta sintesi tra musica, spettacolo, avanguardia e tecnologica, sono a Gallipoli, in contrada Li Monaci, e rappresentano uno dei più grandi club del sud Italia, il suo nome e la sua fama sono dovuti alla sua particolare collocazione in una vecchia cava dismessa a due passi dalla Baia Verde.
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