Mancherebbero all’appello decine di voti. Per questo Alternativa Popolare, movimento politico presente alle amministrative di Lecce con la lista “Lecce Popolare”, parla di “risultato falsato” e preannuncia un ricorso sull’esito del voto del 11 giugno: “In seguito a dei controlli effettuati sui verbali dei singoli seggi, avendo con rammarico riscontrato delle anomalie, questa mattina abbiamo deciso di presentare un ricorso alla Commissione Centrale Elettorale presso la Corte d’Appello di Lecce per chiedere la verifica dei voti di lista per Lecce Popolare”.
“La nostra azione – si legge ancora in una nota inviata dal coordinatore provinciale di Lecce, Luigi Mazzei – si è resa necessaria avendo in alcune sezioni riscontrato un’anomala discrasia tra i dati rilevati nei verbali di seggio dai nostri rappresentanti di Lista e quanto pubblicato nei portali del Ministero dell’Interno e del Comune di Lecce.”
Alternativa Popolare cita i casi di sei seggi elettorali (22, 83, 87, 88, 89, e 91) sui quali ha chiesto un controllo attento proprio nella fase di verifica del voto da parte della Commissione Centrale Elettorale. “Solo dai pochi seggi rilevati e segnalati mancano alla nostra lista diverse decine di voti che falsano il risultato. Non possiamo allo stesso tempo che essere molto critici sull’organizzazione ed errata programmazione delle attività di scrutinio che non dovevano essere previste in prosecuzione dopo la chiusura dei seggi. È impensabile sottoporre qualsiasi lavoratore ad un turno di 24 ore consecutive”.
“I componenti dei seggi – conclude Mazzei – si sono visti costretti ad operare in condizioni difficili, se non impossibili, essendo sottoposti ad un delicato lavoro iniziato alle 7 del mattino della domenica e terminato la mattina del giorno dopo”.