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Fellini, una visione da Oscar

Si può filmare un sogno?
Forse no, ma di sicuro è possibile realizzare un film visionario, nel quale le idee danzano e si sovrappongono.
Questa è l’impressione che si prova guardando l’incredibile film di Fellini “8 1/2” che il 13 Aprile 1964 vinse due premi Oscar come migliori costumi (ad opera di Piero Gherardi, storico collaboratore di Fellini già premiato agli Academy Awards per la Dolce Vita nel 1962), e come miglior film straniero.
Con protagonisti Marcello Mastroianni e Claudia Cardinale, il film parla di un famoso regista, Guido Anselmi, in crisi perchè non riesce a conciliare i propri problemi fisici con la produzione del suo nuovo film.
Un uomo moderno che vive una crisi esistenziale, che confonde la realtà con il suo mondo immaginifico.
Pare che l’idea del film sia nata partendo da alcuni schizzi/disegni di Fellini, allora già molto affermato, che si ritrovò su una panchina di Cinecittà a pensare al suo prossimo lavoro.Fellini come Anselmi dunque, un regista che realizza un film su un regista, che non sa che film realizzare.
Per noi, un’icona indimenticabile del cinema italiano.
Ecco un breve estratto del discorso del regista riminese, dopo aver ricevuto l’oscar dalle mani dell’attrice Julie Andrews: