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#NoTap: i 5 stelle chiedono lumi su “azioni repressive” e su rispetto norme

Il Movimento 5 stelle continua a sollevare tutti “i dubbi e le criticità che permangono sulla Tap”. Per questo senatrice salentina Daniela Donno ha presentato una interpellanza urgente ai ministri di Ambiente, Agricoltura e Sviluppo economico per chiedere ai ministri di “vigilare sull’attuale stato in cui si trovano gli ulivi espiantati dall’area di cantiere del gasdotto in particolare sul rispetto delle norme, alle modalità di messa a dimora temporanea nonché alla costruzione di un canapy protettivo rispetto agli insetti vettori del batterio Xylella Fastidiosa”.  E ancora: “Chiediamo di verificare e supervisionare lo stato dei luoghi, sia di espianto che di reimpianto momentaneo degli ulivi, a garanzia delle corrette pratiche agronomiche. E chiediamo anche conto del massiccio spiegamento di forze dell’Ordine e le azioni repressive spiegate contro i manifestanti, azioni che ricadono sotto la responsabilità del Governo”.

“In tutto questo – aggiungela senatrice Donno presnete oggi a Melendugno – ancora manca un provvedimento di revoca o di annullamento in autotutela delle autorizzazioni all’espianto di 211 piante di ulivo rilasciate dall’Osservatorio Fitosanitario e dal Servizio Provinciale dell’Agricoltura. Emiliano ha aspettato strumentalmente l’arrivo dell’ultima nota del Ministero dell’Ambiente e solo dopo di questa, chissà perché, ha annunciato azioni impugnative per il mezzo dell’Avvocatura regionale. L’intempestività del Governo regionale a fronte non solo di espresse richieste del Consiglio, ma anche delle istanze e delle rimostranze dei cittadini pugliesi, è spaventosa. Mentre Galletti proprio oggi ha tentato di sminuire l’intera opera sostenendo di essere il primo difensore degli alberi”.

“Siamo davvero all’assurdo – conclude la senatrice Donno – la nostra terra, purtroppo, muore giorno dopo giorno davanti all’inerzia ed alla sfacciataggine di chi ha il potere di cambiare le cose solo per un tornaconto che non è quello della comunità”