Delli Noci: “Sul Pug solo ipocrisie e tante criticità”
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del candidato sindaco di Un’Altra Lecce, Alessandro Delli Noci
“Per potersi esprimere sul Piano Urbanistico Generale, al netto delle strumentalizzazioni, occorre un’analisi complessa e articolata che non può essere prodotta in poche settimane (a fronte di cinque anni di progettazione). Di certo, tutte le obiezioni e i dubbi attorno al Pug evidenziano l’ipocrisia di una partecipazione condivisa che ha reso il Pug stesso uno strumento conosciuto da pochi e sconosciuto a tanti. Nello specifico, dai tavoli del nostro osservatorio, già dalla lettura delle linee guida, sono state rilevate le criticità di una programmazione che pianifica il territorio senza tenere conto del sistema dei flussi e delle percorrenze urbane ed extraurbane o che, ancora, non si rapporta al piano del commercio. Inoltre, non esiste un piano della mobilità che dovrebbe essere approvato prima del Pug al fine di integrarsi allo stesso. In sostanza, le planimetrie di progetto sono avulse dalle dinamiche reali della città. A dimostrazione di ciò, ricordo che non vi sono indicazioni in rapporto ai Comuni della prima fascia (Cavallino e Surbo ad esempio, con Castromediano e Giorgilorio, che sono ormai parte integrante della città) o ancora non sono chiare le indicazioni che riguardano la fascia costiera, finalizzate a sviluppare infrastrutture nel più totale equilibrio tra tutela e valorizzazione. Rispetto al cambio di destinazione del centro storico vorrei ricordare che il valore del nostro centro storico è nel suo insieme, un tessuto urbano armonioso “delicato” stratificato da dettagli di una storia sempre in equilibrio, dove il dentro e il fuori vanno oltre le singole facciate. Non tenere conto delle tipologie originarie e la mancanza stessa di un piano commerciale scatenerà di certo una “guerra tra poveri”, commercianti, movida e residenti l’un contro l’altro armati. Rispetto al parere dell’Autorità di bacino spero che si tratti di un ritardo burocratico e mi auguro che la comparazione tra il progetto e i vincoli sia già avvenuta nella fase preventiva e non a consuntivo! Che il Pug diventi strumento della campagna elettorale di qualcuno è inopportuno e scorretto giacché, mi preme sottolinearlo, questo importante strumento di governo avrà ricadute per i prossimi venti anni e, proprio per questo, potrà essere “adottato” da questa Amministrazione ma potrebbe non essere “approvato” dalla prossima”.