La bilancia giallorossa
La vittoria contro il Catania vale molto di più di quanto dicano i 3 punti in più in classifica per il Lecce di Padalino. Rialzarsi subito dopo il passo falso di Francavilla non era facile, soprattutto perché difronte c’era la miglior difesa del campionato (in coabitazione con il Foggia con 23 reti al passivo) e perché gli etnei si erano schierati con un 5-4-1 difensivo che bloccava ogni iniziativa degli esterni giallorossi. Un successo d’oro con il quale il Lecce potrà affrontare con più serenità la sfida al vertice a Foggia, avendo un solo punto di ritardo dai dauni. Ciò può permettere ai giallorossi di non avere la sola vittoria come unico risultato a disposizione, visto che dopo la trasferta foggiana mancheranno ancora 8 gare al termine del campionato e quindi anche mantenere le distanze invariate potrebbe rivelarsi utile al fine della vittoria finale. Vediamo chi sta meglio e chi sta peggio in casa giallorossa.
I più:
Costa Ferreira: L’eclettico centrocampista, acquistato abilmente da Mancuso nel mercato di riparazione, si è finalmente sbloccato in fase realizzativa e potrà essere un’arma in più per l’attacco giallorosso. Nella sua carriera Costa Ferreira ha sempre trovato la rete in ogni stagione disputata e sicuramente la sua abilità al tiro con entrambi i piedi creerà difficoltà ad ogni difesa avversaria.
Pacilli: L’esterno d’attacco ha sfoderato una grande prestazione, ammattendo letteralmente la difesa etnea. Peccato per la poca lucidità in alcune azioni in ripartenza che avrebbero potuto arrotondare il risultato e far vivere un finale di gara più sereno. La gara di domenica ha dimostrato come il Lecce non possa fare a meno in questo periodo della fantasia del giocatore cresciuto nella Lodigiani.
Cosenza e Giosa: L’esperto duo di centrali ha sfoderato una prestazione maiuscola non permettendo mai a Pozzebon di essere pericoloso da dentro l’area di rigore. Anche quando il Catania ha inserito la seconda punta di peso, i centrali hanno controllato alla perfezione gli attacchi avversari, dominando per forza fisica. Cosenza si è distinto, inoltre, per un tiro da 30 metri che se non fosse stato deviato in corner dal portiere etneo, sarebbe entrato di diritto tra i più bei gol del campionato.
I meno:
Agostinone: Il laterale sinistro ancora non convince del tutto. Troppo timido nel primo tempo in fase d’attacco quando c’è da scardinare la difesa avversaria, meglio nella ripresa quando non è più il Lecce a dover far la partita. Da rivedere.
Doumbia: Seconda gara incolore per il franco-maliano che, imbrigliato nella fitta ragnatela tesa dalla difesa del Catania, non riesce mai a creare pericoli. Dopo alcune giornate in cui è stato incontenibile, è accettabile un calo di prestazioni sebbene si speri che torni ai suoi livelli nella decisiva sfida di Foggia domenica prossima.
Caturano: Il bomber giallorosso non vive un momento buono del suo campionato. A secco da diverse giornate (ultima rete su rigore contro il Siracusa) e complice la non perfetta condizione fisica, trova difficoltà nel primo tempo a crearsi palloni buoni da spedire verso la porta avversaria. Nella ripresa manca il gol del 2 a 0 su assist intelligente di Pacilli. Per Foggia servirà un Caturano più cinico.
foto gallery Andrea Stella