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Case popolari, Perrone: “Assoluta trasparenza del mio operato”

“Ho sempre amministrato la mia città seguendo tre stelle polari: la mia coscienza, il bene dei miei concittadini, la legge. E così ho fatto anche in questo caso. Pertanto sono tranquillo, e fiducioso aspetto gli esiti di un’indagine necessaria a dimostrare appunto l’assoluta trasparenza del mio operato. Scegliendo di fare il sindaco, sapevo di correre rischi di questo tipo; d’altronde non posso assolutamente consentire che un’amministrazione che ha prodotto tanti risultati per Lecce possa essere offuscata dalla benché minima ombra. Sereno  attendo quindi che gli inquirenti facciano piena luce sulla vicenda”. Il sindaco di Lecce Paolo Perrone, una delle quarantesei persone tra politici, funzionari e inquilini iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Lecce nell’inchiesta sull’assegnazione delle case popolari, avviata cinque anni fa in seguito ad una denuncia presentata dal Pd di Lecce.

Al setaccio dei giudici ci sono i criteri di assegnazione e quindi di distribuzione degli alloggi al fine di verificare se sia stato commesso o meno qualche illecito. Le ipotesi di reato sono di falso, abuso e omissione di atti d’ufficio. Tra gli indagati figurano anche i nomi dell’ex sindaco di Lecce, Adriana Poli Bortone e dell’onorevole Roberto Marti.