‘LùMière Calicidicinema’, al Must vino e cinema d’autore per un San Valentino alternativo
Di Giovanna Ciracì
Un buon calice di vino e un film d’autore per trascorrere la serata di San Valentino in maniera alternativa e in un’atmosfera di pura convivialità. È ciò che ha proposto ‘Lù Mière Calicidicinema’, rassegna cinematografica tenutasi proprio nel giorno della festa degli innamorati e nata su idea di Antonio Manzo per coniugare in un solo evento la magia del cinema d’autore con l’unicità dei vini salentini.
Un pubblico numerosissimo e variegato, formato sia da appassionati e fedeli seguaci dell’ormai nota manifestazione sia da curiosi che per la prima volta si approcciavano all’iniziativa, ha letteralmente riempito la sala del prestigioso Must, Museo Storico di Lecce, prestatasi come originale ma accogliente location di un evento ormai ben consolidato. Ad aprire la serata un buffet in cui ha dominato il colore rosso, simbolo dell’amore e della passione per eccellenza, un rosso intenso che caratterizzava il vino, principe della tavola, i cioccolatini e le decorazioni a forma di cuore e la farcitura di un’ottima crostata ai frutti della passione. Tutto in tema con la festa degli innamorati, dunque, anche il film proiettato, appositamente scelto e selezionato per essere in linea con la serata. Si tratta della pellicola francese ‘L’uomo che amava le donne’, diretta nel 1977 da François Truffaut. Un ritratto ironico e allo stesso tempo tenero di un uomo, Bertrand Morane, attratto da ogni donna che incontra e che riesce a conquistare senza grandi difficoltà. Un vero e proprio gineceo di diverse figure femminili ruota intorno al protagonista, interpretato in maniera intensa da Charles Denner, e si ritrova al funerale dell’uomo per ricordarlo e dargli l’ultimo saluto. È proprio da questa scena che parte a ritroso il racconto della vita di Bertrand, un’esistenza passata a consumare rapporti fugaci, inseguendo il piacere fisico e, nello stesso tempo, cercando, nonostante tutto, di amare, a suo modo, quel particolare che rende unica ognuna delle sue amanti. Lo stesso Truffaut trae, da questa pellicola, il romanzo omonimo, basandolo sulla sceneggiatura. Una storia che rivela tutta la drammaticità dei vizi umani, rievocando figure come quella di don Giovanni o di Giacomo Casanova. Molti rivedono in Bertrand lo stesso regista, come il giornalista Rocher che gli dona l’appellativo di ‘seduttore seriale al calar della sera’.
L’evento fa parte del cartellone ‘Lù Mière tutti i colori del cinema’, dedicato a ricercati lavori cinematografici che spaziano dal dramma alla comicità, tra i più distintivi della filmografia degli anni’60 e ’70, due dei periodi più fiorenti e significativi per il mondo cinematografico. Il prossimo appuntamento è previsto per mercoledì 28 febbraio con ‘Pierrot Le Fou. Il bandito delle 11’.