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Le donne di Virginia Raffaele, uno show divertentissimo con Belen, Vanoni, Boschi, Fracci e Bruzzone

 

 

Belen Rodriguez, Ornella Vanoni, Carla Fracci, l’ex ministro Boschi, la criminologa Bruzzone e tante altre donne celebri. Una cascata di donne in arrivo al Teatro Verdi di Brindisi. L’appuntamento è per giovedì 12 gennaio, alle ore 20.30. Sarà  Virginia Raffaele,  dare voce e corpo a personaggi femminili presi da ogni ambito della società (arte e spettacolo, ma anche politica e cronaca) sarà Virginia Raffaele con il suo spettacolo Performance”. I testi sono firmati dalla stessa Raffaele, insieme a Giampiero Solari (anche regista), Piero Guerrera e Giovanni Todescan. Uno show divertentissimo, ma con una vena malinconica, perché la protagonista ha molte frecce al suo arco. E a Brindisi è sold out già da diverse settimane.

Un parterre di donne molto diverse tra loro che sintetizzano alcune delle ossessioni ricorrenti della società contemporanea: la vanità, la scaltrezza, la voglia di affermazione e, forse, la scarsa coscienza di sé. Il tutto raccontato attraverso la lente deformante e irriverente dell’ironia e della satira, tipici elementi che compongono lo stile di Virginia Raffaele. I personaggi si avvicendano tra monologhi esilaranti e dialoghi surreali con la vera Virginia che, grazie a un attento lavoro di regia, interagisce con le sue creature come una sorta di narratore involontario che svela poeticamente il suo “essere o non essere”.

La musica del maestro Teo Ciavarella fa da punteggiatura allo spettacolo e accompagna i personaggi nelle loro performance sottolineandone i movimenti ed enfatizzandone le manie; conferendo allo spettacolo un ritmo forsennato nel cui vortice i personaggi, Virginia e le varie chiavi di lettura si mescolano creando una nuova realtà.

Nel suo one-woman-show l’istrionica Virginia Raffaele conferma il suo straordinario talento. Interpretando tante età, vite e caratteri, nella proiezione continua di storie, personaggi e fantasie, quasi due ore di spettacolo, la “ladra di facce”, come si autodefinisce, segue il filo che lega universi e maschere: «Solari le chiama installazioni umane e infatti a presentarle in apertura di scena è Marina Abramovic. ‘Virginia non è Virginia, Raffaele non è Raffaele, Performance è performance’», ha detto in una recente intervista. Una che non riesce a essere se stessa perché in scena porta sempre una maschera. Un personaggio – tratto dalla realtà o prototipo immaginario – enfatizzato nei suoi difetti, nelle sue manie, nelle sue debolezze, in modo da renderlo paradossale e comunque comico.

In questi anni l’abbiamo conosciuta soprattutto grazie a trasmissioni tv come «Quelli che il calcio», «Amici», «Mai dire grande fratello», «Striscia la notizia», Sanremo o alla radio, ascoltandola a «610 – Sei Uno Zero» di Lillo & Greg. È altrettanto vero che Virginia Raffaele è un’attrice che conosce bene il palcoscenico e cosa vuol dire fare spettacolo. Lo impara fin da piccola, quando trascorre le sue giornate al circo gestito dalla sua famiglia a Roma. O quando, più grande, si diploma all’Accademia Teatrale Europea, prende parte a spettacoli di Vincenzo Zingaro, Pino Ferrara, Lorenzo Gioielli, prima dell’incontro con Lillo & Greg, con cui suggella un lungo sodalizio artistico. Il crescendo è alla tivù e in teatro: «Facciamo – scherza Virginia per spiegare il suo mestiere come un gioco d’infanzia – che io sono…». Poi si sa che è il palco a fare la differenza e guidare nel gioco di “una, nessuna e centomila”, tra tutti quello preferito dalla protagonista. Intanto a Brindisi è già Virginia-mania.