Multe pazze: a Lecce non basta pagare
Secondo quanto riportato dallo “Sportello dei Diritti”, il Comune di Lecce continua ad essere uno dei maggiori distributori di multe immotivate. Le motivazioni sono diverse, dall’errore umano alla voglia di “far cassa”, ma resta innegabile che tanti automobilisti si siano lamentati di multe dalle motivazioni assurde; in particolare un caso nel quale la multa è scattata perchè “esponeva titolo di pagamento capovolto…”.
Per Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti “Ancora una volta ciò accade per la prassi costante degli ausiliari del traffico delle municipalizzate, nel caso di specie dell’SGM S.p.A. del comune di Lecce, di procedere frettolosamente alla redazione dei verbali e di non effettuare le opportune verifiche, giacché è banale pretendere che non si attenda di contestare immediatamente qualsiasi sanzione, con la classica motivazione dell’assenza del trasgressore. Facoltà questa concessa agli accertatori che non vuol dire libero arbitrio, ma in quanto stabilita dall’art. 201 comma 1 bis lett. d) del C.d.S. in via residuale rispetto all’obbligo d’immediata contestazione, è consentita solo quando la norma che si assume violata, lo è senza possibilità di alcuna incertezza. Circostanza questa non accaduta nel caso di specie, perché il ticket era esposto, per stessa ammissione dell’ausiliario, ma era solo soggettivamente non visibile da parte dell’operatore tant’è che, ovviamente col ricorso verrà depositata anche copia del “grattino.”
Un eccesso di zelo forse, che sottolinea la necessità di un più incisivo controllo nella notificazione dei verbali da parte dei Comandi di Polizia Municipale.