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Un Lecce arrembante agguanta il pari nel finale, salvezza rimandata 

Salvezza rimandata per il Lecce di Gotti stoppato da un Cagliari brutto, sporco e cattivo. Giallorossi ingenui e sottotono per buona parte della partita giocata per 50 minuti con un uomo in più. La sfuriata finale è servita solo a riagguantare il pareggio ma non a festeggiare la matematica permanenza in serie A.

Cagliari aggressivo già dai primi minuti. Ramadani, rientrato tra i titolari, predica calma.

Al 10 Lapadula, imbeccato da Luvumbo, prova la rovesciata. Niente da fare.

Giallo per Piccoli al 14esimo due minuti dopo perde palla Pongracic, recupera la palla Deiola deviato da Nandez e palla che si infila alla destra di un incolpevole Falcone. Gol annullato per un fallo di mani di Deiola. Il Lecce fa fatica a rispondere all’aggressività dei sardi.

Ali minuto 25 il muro del Lecce crolla: Mina fa un gol da attaccante vero, approfittando della retroguardia giallorossa.

Il Lecce non c’è. Appare impaurito e poco lucido. Al 34esimo Oudin su punizione fa illudere i tifosi giallorossi, Deiola salva in angolo.

Al 43esimo Gaetano entra col piede a martello su Ramadani: cartellino giallo che in pochi minuti diventa rosso dopo l’intervento del Var. Un minuto dopo scatta l’ammonizione per il centrocampista albanese. Il primo tempo si chiude senza altri squilli.

Tre cambi a inizio ripresa: Wieteska per Zappa e Souleymana per Lapadula, per il Cagliari e Sansone al posto di un Piccoli un po’ nervoso per il Lecce.

Al 48esimo missile di Gallo in curva. Cinque minuti più tardi i giallorossi si beccano un altro giallo per una manata di Sansone. Passano 60 secondi ed è Ramadani a finire nel taccuino dell’arbitro. Al 59esimo Gotti getta nella mischia Pierotti per un inconcludente Dorgu. Servirebbe una scintilla per accendere questo Lecce. Al 62esimo Oudin si avvita e gira al volo su cross al bacio di Sansone, la palla esce di poco. Due minuti dopo è Pierotti ad impensierire il numero uno sardo con una zuccata.

Ranieri prova a dare freschezza in attacco: esce uno stanco Luvumbo, spina nel fianco per i difensori giallorossi, per Shomurodov.

Gotti risponde con Rafia e Almavidt al posto di Ramadani e Oudon.

Lecce nervoso e inconcludente. Baschirotto si becca un giallo dopo una mischia innescata da Sansone, già ammonito.

Al minuto 78 sponda di Almqvist nell’area piccola ma non ne approfitta nessuno. Ma all’84 arriva la zampata vincente di Krstovic e gara che torna sui binari della parità.

Il Lecce ora sale in cattedra e sfiora clamorosamente il gol due volte nel giro di due minuti. Prima Baschirotto sale in cielo ma la sua inzuccata s’infrange sul palo alla sinistra del portiere, poi è Sansone a colpire il legno dopo un bell’avvitamento. All’87esimo altra chance, questa volta con Blin che dal limite impegna Scuffet, sulla respinta Gendrey viene murato.

Finisce 1-1. Per il Lecce l’occasione per festeggiare la salvezza davanti ai propri tifosi. Appuntamento lunedì 13 maggio al Via del Mare contro l’Udinese.