Coda benedice la pausa. «Sabato più concreti per battere il Frosinone»
Con i suoi numeri è entrato di diritto nella storia del Lecce. Massimo Coda è l’attaccante che in B fa la differenza e dal quale la squadra giallorossa cerca i gol per risalire in Serie A.
Il bomber campano è ad un passo dai 100 gol nella categoria, ma per lui viene prima il risultato di squadra rispetto a quello personale. «Baratterei un gol contro il Frosinone pur di ottenere i tre punti – afferma Coda in sala stampa – perché dobbiamo tornare alla vittoria e per farlo bisogna essere più pratici rispetto agli ultimi turni di campionato.»
Coda fa riferimento alle parole di mister Baroni che hanno catechizzato il gruppo in questo periodo di sosta. «La pausa ci ha sicuramente fatto bene perché siamo arrivati stanchi alla partita di Parma. Giocare ogni tre giorni non fa bene a chi vuole provare a fare un calcio fatto di velocità e verticalizzazioni. Il mister ci ha rimproverato di essere stati più attenti alla bellezza rispetto alla concretezza negli ultimi match e che dobbiamo far valere quelle giocate verticali che ci hanno permesso di vincere tante volte.»
Il riferimento è probabilmente alla sfida contro il Cosenza, quando il Lecce ha peccato di superficialità, pensando dopo venti minuti di aver già battuto gli avversari e non ha più attaccato con pericolosità. Coda, come i suoi compagni, sembra aver imparato la lezione. «Sabato dobbiamo tornare a far punti pesanti anche se di fronte avremo una squadra con tante armi offensive. Il Frosinone può impensierirci, ma dovremo fare di tutto per batterlo. Dobbiamo provare a vincere il campionato senza passare dai play-off perché quella è un’autentica lotteria. Se poi dovesse capitare di andarci, li affronteremo con serenità, ma la nostra priorità è evitarli.»
Infine Coda parla del suo torneo personale e del suo bottino di reti. «Sono felice di come sta andando il mio campionato. Se devo trovare una sbavatura, la inquadro nell’infortunio occorso nel girone di andata, proprio in concomitanza con la partita a Frosinone. Ero in un momento splendido di forma dopo la tripletta al Parma e mi dovetti fermare un bel po’ perché rischiai, pensando di poter essere più forte del dolore che sentivo.»